Fra Serafino che vive “come in sogno” la terapia intensiva

Costante Acernozzi, fra Serafino dei Fatebenefratelli [l’Ordine al quale appartiene da 57 anni], di battaglie – anche mediche e chirurgiche ne ha combattute molte, avendo fatto 32 anni di missione in Togo e in Terra Santa, ma in questa testimonianza pubblicata il 10 luglio 2020 dal sito dell’Ordine afferma che non aveva mai attraversato una prova “tanto sconvolgente” com’è stata quella della terapia intensiva avendo contratto la polmonite da Covid – 19. Nei commenti alcuni passaggi del suo racconto.

7 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Prova sconvolgente. Fra Serafino 1. Di Ospedali me ne intendo: è la quinta volta che vengo assistito e curato, avendo già subito quattro interventi chirurgici, ma mai una prova tanto sconvolgente si era abbattuta su di me! Durante la Terapia Intensiva, ho vissuto una sorta di “sogno”, che ricordo ancora oggi, il quale mi ha accompagnato per molti giorni, facendomi credere fosse reale ciò che vivevo, che stava realmente accadendo.
    Mentre le persone attorno a me morivano, il tutto era avvolto dal senso della presenza di Dio, nonostante coloro che morivano non potessero ottenere il Sacramento dell’Unzione dei malati, che avrebbe conferito ad ogni cosa una dimensione di piace e serenità. Questa pace mi ha accompagnato sempre, mentre sperimentavo il conforto di avere, per alcuni giorni, un Confratello o una Suora come compagni di camera, godendo della vicinanza premurosa (ovviamente non fisica, dato che nessuno poteva accedere al Reparto del Coronavirus, neppure il Cappellano o il Parroco).
    Non posso attribuire a me stesso la capacità di questo sereno affidamento alla Divina misericordia. Attribuisco, piuttosto, questo dono alle tante persone che hanno pregato per me.

    14 Novembre, 2020 - 19:26
  2. Luigi Accattoli

    Desiderio di aiutare. Fra Serafino 2. I protagonisti di questa preghiera si sono rivelati solo verso la fine del ricovero, quando erano certi di non disturbare: ma il sottoscritto, da subito, ha sentito il beneficio della loro vicinanza. Sono consapevole di avere un debito di gratitudine verso il personale sanitario – medici, infermieri, ausiliari – i quali con competenza, dedizione ed umana sensibilità mi hanno curato. Anche questo è un “segno” della bontà di Dio, il quale, nonostante le nostre freddezze, mantiene vivo nel cuore il sentimento della compassione ed il desiderio di aiutare chi versa in condizione di bisogno.
    Il mio desiderio, salute permettendo, è di tornare ancora a fare il volontario in qualche comunità del Centro dove sono stato curato, per poter aiutare, nei piccoli gesti quotidiani, come il cibarsi, qualche nostro ospite storico per degenza, in grande difficoltà di autonomia.

    https://www.fatebenefratelli.it/blog/fra-serafino-coronavirus

    14 Novembre, 2020 - 19:27
  3. Luigi Accattoli

    Cinquantotto storie. Questa di Costante Acernozzi è la cinquantottesima vicenda da Covid – 19 che racconto nel blog. Per vedere le altre vai al capitolo 22 “Storie di pandemia” della pagina “Cerco fatti di Vangelo” elencata sotto la mia foto:
    http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/22-storie-di-pandemia/

    Già in altre storie inserite qui nel blog i guariti ricordano qualche momento della terapia intensiva vissuto come in sogno, o con visioni:

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/giacomo-radoani-vedevo-una-falange-che-invocava-per-me/

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/a-don-orlando-che-era-contento-di-questa-esperienza/ [“sogni che a me sembravano visioni”]

    14 Novembre, 2020 - 19:32
  4. Questa raccolta di testimonianze sul Covid 19 è ottima!

    14 Novembre, 2020 - 19:38
  5. Luigi Accattoli

    Antonella cara ti ringrazio di questo tuo ripetuto apprezzamento. Aiutami a cercare altre storie. Buona domenica.

    14 Novembre, 2020 - 19:51
  6. 19 Novembre, 2020 - 21:31

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