A tre settimane dalla Risurrezione del Signore, la Chiesa oggi nella quarta domenica di Pasqua celebra la domenica del Buon Pastore, Gesù Buon Pastore. Questo mi fa pensare a tanti pastori che nel mondo danno la vita per i fedeli, anche in questa pandemia, tanti, più di 100 qui in Italia sono venuti a mancare. Penso anche ad altri pastori che curano il bene della gente, i medici. Si parla dei medici, di quello che fanno ma dobbiamo renderci conto che, soltanto in Italia, 154 medici sono venuti a mancare, in atto di servizio. Che l’esempio di questi pastori preti e “pastori medici”, ci aiuti a prenderci cura del santo popolo fedele di Dio. – E’ la preghiera di Papa Francesco detta stamane prima della messa a Santa Marta. Nei commenti altre sette intenzioni papali degli ultimi giorni che ancora non avevo raccolto in questo blog. I titoletti sono miei. In coda un mio articolo pubblicato oggi dal “Quotidiano del Sud” sulla preghiera per i governanti che riporto nel primo commento.
Il blog di Luigi Accattoli Posts
Amici belli, il gruppo di lettori della Bibbia che si riunisce a casa mia con il nome di “Pizza e Vangelo” si rivedrà per la terza volta da remoto, via Zoom, lunedì 4 maggio per leggere la finale del Vangelo di Marco, che narra le apparizioni, il mandato missionario e l’ascensione di Gesù risorto. Nelle prime due serate da remoto, il 6 e il 20 aprile, abbiamo avuto una ventina di collegamenti, per un totale di una trentina di partecipanti: tanti presenti negli incontri ravvicinati non li avevamo mai avuti. Nei commenti la scheda che ho inviato ai partecipanti e il brano che leggeremo.
«Nei giorni dell’isolamento, della difficoltà di assistenza nelle case, dell’impossibilità di accompagnare i nostri cari in chiesa e poi insieme al cimitero, è morta mia moglie dopo un lungo male. Era la notte tra mercoledì e Giovedì santo. Venerdì si è mossa la bara con la persona che più abbiamo amato, nel carro funebre seguito solo da me e dai figli. Davanti ai cancelli del camposanto, a distanza, stavano, appoggiati ai cipressi, i giovani nipoti, composti, con gli occhi accesi dalle lacrime». Così su “Famiglia Cristiana” Adriano Sansa, già presidente del Tribunale dei minori di Genova ed ex sindaco della città, racconta l’accompagnamento al cimitero della moglie Maria Carla. Nel primo commento il resto della narrazione.
“Avvenire” pubblica domani un’intervista al vescovo Stefano Russo, segretario Cei, che risponde anche a una domanda sul richiamo del Papa alla prudenza e a un’altra sulle trattative con il Governo in vista della ripresa delle celebrazioni con il popolo. In riferimento alle parole di Francesco, Russo dice che nella Chiesa vige “un’armonia polifonica” e che la Cei non coltiva velleità di “fuga in avanti” o di “irresponsabilità”. Sulle trattative conferma che si sta lavorando a un “protocollo” per le messe avendo a primo criterio la necessità di “preservare la salute di tutti”. Riporto nei primi commenti le due risposte e aggiungo una mia noterella.
Trovo giusta la via indicata a due voci dalla Cei e dal Papa: c’è la protesta per il differimento delle messe con il popolo ma c’è insieme l’impegno a ottenerle con la trattativa, nell’accettazione dei tempi e delle modalità che verranno concordati. Nei primi tre commenti riporto un mio articolo pubblicato oggi dal “Quotidiano del Sud”, che va letto insieme al post del 27 aprile che riguardava la nota di protesta della Conferenza episcopale.
Ieri sera fotografavo i tetti dal terrazzo e senz’avvedermene ho pittato il mio amico Albularius sul comignolo di centro, tra il campanile di San Lorenzo in Panisperna e le antenne del Viminale. Lui guardava di qua e la luce se ne andava di là. Nel primo commento qualche ragguaglio sul mio parlare oscuro.
Presentando ieri sera il decreto della fase 2, che autorizza la celebrazione in sicurezza dei funerali con un massimo di 15 presenti, ma nulla prevede per la ripresa delle celebrazioni, il premier Conte aveva ringraziato la Cei per la “collaborazione” nell’accettare le restrizioni alle attività di culto che venivano mantenute, ma subito è arrivata la protesta della Conferenza episcopale. La nota Cei, intitolata “Il disaccordo dei vescovi”, è stata diffusa alle 21.26, un’ora dopo la conferenza stampa di Conte. La riporto per intero nel primo commento e dico la mia nel secondo. Provo a interpretare l’incidente nel terzo.
Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero, ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione”: è l’incipit della seconda delle due preghiere che Francesco ha proposto con la “Lettera a tutti i fedeli per il mese di maggio 2020” pubblicata ieri. Nel primo commento riporto la lettera. A seguire un mio articolo di commento pubblicato oggi dal Quotidiano del Sud.
“L’Europa si svegli prima che sia troppo tardi, mostri il suo volto solidale all’Italia e alla Spagna, i Paesi membri piú colpiti dal Coronavirus. Dia prova di non essere solo un patto economico fra Stati ricchi, lo faccia o sará la morte dello stesso ideale comunitario”: parla così il cardinale Jean-Claude Hollerich, gesuita, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Comece, la Commissione degli episcopati dell’Unione europea. Il cardinale getta anche uno sguardo sulla Chiesa el dopo pandemia: che ne sarà delle radici cristiane e del cristianesimo di popolo. Nei commenti qualche brano dell’intervista che il cardinale ha dato a Giovanni Panettiere di Quotidiano.net.
Preghiamo oggi per gli insegnanti che devono lavorare tanto per fare lezioni via internet e altre vie mediatiche e preghiamo anche per gli studenti che devono fare gli esami in un modo nel quale non sono abituati. Accompagniamoli con la preghiera. – E’ l’intenzione detta stamane da Francesco prima della messa a Santa Marta. Nel primo commento narro la mia adesione a essa. Nel secondo una mia partecipazione a un’iniziativa del Liceo di Ceccano. Negli altri riporto intenzioni papali degli ultimi giorni che fino a oggi non avevo raccolto. Infine un mio articolo su quella per l’Europa.
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