Il blog di Luigi Accattoli Posts

“Che bello essere cristiani che consolano, che portano i pesi degli altri, che incoraggiano: annunciatori di vita in tempo di morte”: è un passaggio dell’omelia di Francesco nella Veglia pasquale: nei commenti ne riporto tre brani e aggiungo qualche dettaglio del rito in tempo di pandemia.

“Oggi, in questo momento, penso al Signore crocifisso e alle tante storie dei crocifissi della storia, a quelli di oggi, di questa pandemia: medici, infermieri, infermiere, suore, sacerdoti… morti al fronte, come soldati, che hanno dato la vita per amore, resistenti come Maria sotto le croci loro, delle loro comunità, negli ospedali, curando gli ammalati. Anche oggi ci sono crocifissi e crocifisse che muoiono per amore e questo pensiero mi viene, in questo momento”: così Francesco ha parlato ieri in una telefonata alla conduttrice della rubrica di Rai 1 Lorena Bianchetti. Nei commenti il resto della telefonata e altre informazioni sul Venerdì Santo.

“Il Papa confinato” è intitolata un’intervista a Francesco condotta da lontano, con domande inviate per iscritto da Austen Ivereigh, giornalista inglese e suo biografo, e con risposte per video. L’intervista è stata pubblicata ieri dalla rivista inglese “Tablet” e da altre testate. La traduzione italiana l’ha data “La Civiltà Cattolica”. Il titolo “Il Papa confinato” mi ha ricordato una parola detta da Francesco l’8 marzo: “È un po’ strana questa preghiera dell’Angelus di oggi, con il Papa ingabbiato nella Biblioteca”. Confinato e ingabbiato: parole che dicono bene la situazione straordinaria in cui ora si trova il Papa dell’uscita e degli abbracci. Nei commenti riporto alcuni brani dell’intervista e alla fine un mio articolo su uno dei passaggi, pubblicato oggi dal Quotidiano del Sud.

Intervistato dai media vaticani il premier Conte sostiene l’appello al cessate-il-fuoco globale lanciato dall’Onu e sostenuto dal Papa, tratta della vicenda drammatica delle carceri, delle misure per sostenere l’economia, della collaborazione avuta dalla Chiesa nella decisione sulla quarantena, delle risorse di cui sta dando prova il nostro paese, tanto da concludere che in queste settimane abbiamo intravvisto i segni di “una nuova primavera per l’Italia”. Nei commenti metto brani dell’intervista e una mia nota finale.

All’unanimità l’Alta Corte australiana ha prosciolto il cardinale George Pell che scontava una condanna a 6 anni per abuso su un minore, ribaltando la sentenza della Corte d’Appello (agosto 2019) che aveva confermato la condanna del Tribunale di Melbourne (dicembre 2018). Una dichiarazione del portavoce vaticano ha detto la soddisfazione della Santa Sede già indirettamente segnalata dal Papa, che nell’intenzione di preghiera prima della messa mattutina aveva invitato a “pregare oggi per tutte le persone che soffrono per una sentenza ingiusta”. Nei commenti le parole del Papa, il comunicato vaticano, un mio spunto quaresimale.


Sul terrazzo condominiale c’è quest’ulivo in vaso. Domenica mattina sono salito per tagliare due rametti da tenere in mano quando il Papa avrebbe benedetto le gran palme in San Pietro. Nei commenti le voci alterne di due signore da due terrazzi prospicienti. Con un “bellissimo” che mi ha sfiorato.

Guardare il Crocifisso e incamminarsi dietro a Gesù che soffre, muore e risorge: è la consegna del Papa per questi “giorni santi”, dettata stamane con l’omelia e con il saluto all’angelus. Nei primi commenti riporto due passaggi e poi le intenzioni della preghiera universale che ha formulato ieri e l’altro ieri nelle messe del mattino: per chi è tentato di approfittare del bisogno altrui e per chi pensa al dopo. In coda un mio spunto.

Amici belli, il gruppo di lettori della Bibbia che si riunisce a casa mia con il nome di “Pizza e Vangelo” si rivedrà da remoto, via Zoom, lunedì 6 per leggere la narrazione della morte di Gesù che è in Marco 15,33-37, accompagnandola con il richiamo orante al Salmo 22 che inizia con le parole “Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?”; e con il raffronto alle diverse parole finali di Gesù che ci sono riferite dai Vangeli di Luca e Giovanni. Nei commenti la scheda che ho inviato ai partecipanti e i brani biblici di riferimento.