Il blog di Luigi Accattoli Posts

Nella vita arrivano momenti di grande commozione:”Non posso piangere perché ho le ciglia finte”.

Da domenica a oggi sono stato cercato da testate cartacee, radio e tv per interviste su Viganò. A evitare cavolate, come capita in quei colloqui veloci e semplificanti, mi sono fatto uno schema: eccolo nei primi quattro commenti.

Domenica in una chiesa romana ascoltando la seconda lettura, che riportava un brano della Lettera di Paolo agli Efesini dov’è scritto “le mogli siano sottomesse ai mariti”, uno dice dubitoso alla moglie: “Hai sentito? Dovresti stare sottomessa”. E Lei, sobriamente: “Crèdece”.

“Grazie a Dio c’è stato un felice incontro tra noi e le istituzioni civili che ha permesso di sbloccare quella situazione terribile, segnata da separazione tra minori e genitori e da disagi di ogni tipo. Per noi la disponibilità era scontata ed è quella di sempre: ogni persona, prima di essere un migrante o un rifugiato, per noi è una persona umana”: così il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, mi diceva ieri al telefono, da Dublino (dov’era con il Papa per l’Incontro mondiale delle famiglie), la sua soddisfazione per l’accordo con il Governo al fine di accogliere in strutture della Chiesa un centinaio di ospiti della nave Diciotti. Nei commenti le domande e le risposte dell’intervista pubblicata oggi dal Corsera a pagina 8 con il titolo: “La trattativa? Era urgente farli sbarcare. Non badiamo a chi conviene”.

“Ho letto, questa mattina, quel comunicato. L’ho letto e sinceramente devo dirvi questo: leggete voi, attentamente, il comunicato e fate voi il vostro giudizio. Io non dirò una parola su questo. Credo che il comunicato parla da sé stesso, e voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni. E’ un atto di fiducia: quando sarà passato un po’ di tempo e voi avrete tratto le conclusioni, forse io parlerò. Ma vorrei che la vostra maturità professionale faccia questo lavoro: vi farà bene, davvero”: così Francesco in aereo, ieri notte, ha risposto a una domanda sul memoriale dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò che l’accusa di aver coperto il cardinale McCarrick e gli comanda di dimettersi. Nei commenti altre risposte del Papa e una mia parola su Viganò.

Dolente confessione del Papa ieri a Dublino: “Il fallimento delle autorità ecclesiastiche nell’affrontare adeguatamente questi crimini ripugnanti ha giustamente suscitato indignazione e rimane causa di sofferenza e di vergogna per la comunità cattolica. Io stesso condivido questi sentimenti”. Ha parlato così in mattinata nell’incontro con le autorità. Il pomeriggio ha conversato e pregato per un’ora e mezza con un gruppo di vittime tra le quali Marie Collins. In serata la veglia con le famiglie. Nei commenti i testi e la cronaca.

Aggiornamento alle ore 17.19: al commento 15 l’atto penitenziale del Papa per gli abusi all’inizio della Messa al Phoenix Park di Dublino

Da stamane Francesco è in Irlanda per l’incontro mondiale delle famiglie: e io, padre di cinque figli, sono con lui in questo pellegrinaggio al cuore di ogni comunità che è la famiglia e al cuore ferito dagli scandali della comunità cattolica d’Irlanda. Nei commenti il richiamo al videomessaggio del Papa in vista di questo appuntamento e una monizione a chi entra per commentare.


A Berceto, Parma, in diatriba con altro pellegrino della Francigena, più magro. Similitudine della barba. Stesso naso visionario. Provate voi a camminare in due con un solo bastone. Abbiamo litigato dicendo io Aulla e lui Fornovo.

Sono rattristato da una visitatrice che accusa il Papa di procedere a “frasi sconnesse”, di “dire cazzate”, di “approvare la sodomia”, di dare il “placet” ai preti stupratori, di “contraddire la Parola di Dio”. Ho avvertito tante volte chi passa di qui che considero inaccettabile che si parli con disprezzo del Papa attraverso il mio blog. Nei commenti segnalo le parole di disprezzo partite da qui oggi e spiego il mio atteggiamento.

Con “vergogna e pentimento” – in riferimento alle ultime spaventose evidenze dello scandalo degli abusi sessuali – Francesco si appella all’intero popolo di Dio, riconosce ritardi e complicità, chiama tutti “all’esercizio penitenziale della preghiera e del digiuno”, perché solo così “questa specie di demoni” può essere vinta. Nei commenti una mia nota e cinque brani del testo del Papa.