“L’abitudine della tangente è un’abitudine mondana e fortemente peccatrice. Dio ci ha comandato di portare il pane a casa col nostro lavoro onesto e quest’uomo, amministratore, lo portava, ma come? Dava da mangiare ai suoi figli pane sporco! E i suoi figli, forse educati in collegi costosi, forse cresciuti in ambienti colti, avevano ricevuto dal loro papà, come pasto, sporcizia, perché il loro papà, portando pane sporco a casa, aveva perso la dignità!” Ma se c’è una “furbizia mondana” c’è anche una “furbizia cristiana, di fare le cose un po’ svelte… non con lo spirito del mondo”, ma onestamente. E’ ciò che dice Gesù quando invita ad essere astuti come i serpenti e semplici come colombe: mettere insieme queste due dimensioni “è una grazia dello Spirito Santo”, un dono che dobbiamo chiedere. “Forse oggi ci farà bene a tutti noi pregare per tanti bambini e ragazzi che ricevono dai loro genitori pane sporco: anche questi sono affamati, sono affamati di dignità! Pregare perché il Signore cambi il cuore di questi devoti della dea tangente e se ne accorgano che la dignità viene dal lavoro degno”. Così il papa ieri mattina nell’omelia al Santa Marta.
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