“In questa città di Roma, in questa comunità ecclesiale, siamo liberi o siamo schiavi, siamo sale e luce? Siamo lievito? Oppure siamo spenti, insipidi, ostili, sfiduciati, irrilevanti, stanchi?”: al “Te Deum” di fine anno il Papa ha proposto ai cristiani di Roma un severo esame di fronte alle “gravi vicende di corruzione emerse di recente”. Come cittadino di Roma gli sono grato e nei primi commenti riporto altri passi dell’omelia.
Anno: <span>2014</span>
“Quando è riemersa dalla disperazione provocata dalla certificazione della mia Sla, Emilia mi ha chiesto di accettare tutto ciò che ci avrebbe consentito di continuare a stare insieme e il messaggio era che lei mi voleva ancora”: parole di Antonio Spreafico, architetto e designer, che dal 2011 è colpito da Sla. Con l’aiuto del fratello Giorgio ha narrato in un libro lo tsunami che ha colpito lui, la moglie Emilia e i due figli. E’ intitolato Luce. Dalla disperazione alla gioia (Emi editore 2014, pagine 159, euro 14). Sono contento di averlo letto e ringrazio con un bicchiere di Vino Nuovo Antonio che l’ha dettato, Giorgio che l’ha scritto, Emilia che l’ha reso possibile.
“Il grande freddo fa paura a tutti e chi vive in strada non sa come difendersi. L’assessora al Sociale del Comune di Roma Francesca Danese chiede aiuto a tutti, volontari laici e religiosi, associazioni e parrocchie: aprite i vostri spazi ai senzacasa”: le iniziative del Comune in questo servizio del Corsera. «Invito le comunità, soprattutto nel periodo delle feste, a promuovere iniziative di solidarietà concreta offrendo un riparo a chi vive in strada» era stato l’appello del direttore della Caritas di Roma alla viglia del Natale.
«Ho aperto la giacca e ho detto: ho una cintura da kamikaze, ma non voglio farmi saltare in aria»: così Usaid, un ragazzo di 14 anni reclutato dall’Isis e inviato a Baghdad a fare sangue. Per cinque volte ho avuto figli di quell’età e adoro l’attaccamento alla vita dei quattordicenni.
“Un sabato sera ho visto la chiesa aperta e con il mio ragazzo sono entrata e ho detto al parroco che volevo fare la cresima prima del matrimonio e il parroco mi ha risposto ‘ok ma in cambio mi aiutate adesso a spostare dieci banchi’; e ora veniamo a messa tutte le domeniche”: parole di una ragazza riferite al parroco di Santa Maria ai Monti (Roma), Francesco Pesce. A don Francesco e ai due sposi offro un bicchiere di Vino Nuovo.
“Al processo per l’uccisione di mio marito, udendo la parola ergastolo mi sono sentita morire: Matteo aveva fatto qualcosa di aberrante, ma non potevo accettare che la società non desse una possibilità di riscatto a un ragazzo così giovane”: parole di Claudia Francardi che insieme a Irene Sisi ha fondato a Grosseto l’associazione “AmiCainoAbele”. Claudia è la vedova del carabiniere Antonio Santarelli, aggredito dal diciottenne Matteo Gorelli a un posto di blocco e morto nel 2012 dopo un anno di coma; Irene è la mamma di Matteo, che sta scontando 20 anni in una comunità di don Mazzi. A Claudia e Irene, donne piene di coraggio, dedico un bicchiere di Vino Nuovo.
Natività, Roda de Isabena, Aragona, bassorilievo romanico
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Ora la nostra gioia trabocca.
[Da Isaia 9]
Altri tre grillini lasciano Grillo e dal quartier generale dicono: è un calo fisiologico. Sommando Camera e Senato, sono 26 su 163 i parlamentari grillini che hanno lasciato o sono stati cacciati. Mi dice un amico che coltiva le scienze naturali che è l’esatta percentuale del calo corporeo del grillo quando va in letargo: da due giorni siamo in inverno.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma quando avrete visto colui che attendete vi rallegrerete e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla.
[da Giovanni 16]
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