Mese: <span>Ottobre 2014</span>

Massimiliano Taddeini è il vincitore del Premio Castelli di cui al primo commento del post precedente. Ha avuto il primo premio con un testo intitolato Una luminosa giornata, che ha potuto ritirare di persona avendo avuto dai responsabili del carcere di Rebibbia – dov’è detenuto – l’autorizzazione a partecipare alla cerimonia di premiazione che si è svolta stamane nel carcere circondariale di Bari. Come presidente della Giuria del premio l’ho intervistato e così ha risposto alla domanda su come avesse maturato la decisione di narrare la sua storia e che cosa l’avesse preparato a questo: “Non ero preparato a farlo ma il carcere è come un convento: tra quattro mura non succede molto e allora hai tempo per cercare dentro e per capire qualcosa della vita”. Un abbraccio a Massimiliano e a tutti i 176 carcerati che hanno mandato – da 78 istituti penitenziari di tutta Italia – testi narrativi, di riflessione, poetici e in video. Un bel saluto ai visitatori da Ostuni, dove passo questa seconda notte in terra di Puglia.

Sono a Ostuni, Brindisi, cascata di case bianche [foto sopra] che a me richiama la Minas Tirith del “Signore degli Anelli” di Tokien [foto sotto]. La metafora è di una bambina che era con me la prima volta che arrivai qui e vedendo la città sul monte gridò: “E’ Minas Tirith”. Mi faccio bambino e per due notti prendo casa nella città regale costruita dai Numeroreani sulle pendici del monte Lindolluin, nel Regno di Gondor della Terra di Mezzo. Nel primo commento dirò per che motivo sono qui.

E’ difficile capirsi sulla terra. Con ciò non voglio dire che sia più facile sotto terra.

Aggiornamento in tempo reale. Da dove viene il doppio Sinodo? Forse dal Brasile è il titolo del mio commento di oggi per il blog “L’indice del Sinodo”.

‘Ogni uomo è una musica. Ogni uomo ha un motivo suo. Se sceglie quel determinato motivo vuol dire che ci si ritrova, che si esprime in esso’: sono parole di Elena Bono, poetessa amica, riferite dal Stefano Paba nel saggio “In Principio era la Musica”. “Ogni uomo è una musica” è stato intitolato un omaggio a Elena che sarà trasmesso da Radio Vaticana in quattro puntate lungo questo mese di Ottobre, in cui la poetessa avrebbe compiuto 93 anni (il 29 Ottobre). Oggi alle 16,25 il primo appuntamento in Streaming Radio Vaticana it.radiovaticana.va/dirette-rv (Channel RV5). Gli altri nei prossimi martedì: 14, 21 e 28. Un omaggio che intreccia musica e poesia, secondo il migliore spirito che fu di Elena.

Aggiornamento serale. Un mio terzo commento alla giornata sinodale si può leggere nel blog del Regno.

Nuovo è il metodo della convocazione, con due assemblee tra loro legate che configurano un’inedita stagione di concertazione collegiale, più simile a un Concilio che a un Sinodo, mirata al coinvolgimento dell’intera comunione cattolica. Ma ancora più nuova è la proiezione in avanti di queste due assemblee, chiamate ad affrontare la questione famiglia in ogni aspetto, in totale libertà di “confronto sincero, aperto e fraterno” – come ha detto il papa ieri – senza la predisposizione di quel binario breve e già di ingresso in stazione che ha caratterizzato fino a ieri tutti i Sinodi convocati da Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI. – E’ un passaggio del mio commento all’apertura del Sinodo pubblicato dal blog del Regno.

Sono contento del Sinodo che si apre domani e mi sono impegnato a scriverne ogni giorno in un blog che la rivista “il Regno” – alla quale collaboro da più di quarant’anni – lancerà tra poche ore con questo indirizzo: http://ilregno-blog.blogspot.it/. Reputo i due Sinodi, quello che si apre domani e l’altro che si farà il prossimo anno, un grande fatto, di collegialità e di aggiornamento, della Chiesa di Roma. Riuniti con il Papa ci saranno gli uomini più rappresentativi dell’ecumene cattolica: nelle due prossime settimane verrà vagliata in ampiezza la questione famiglia, per un anno verrà approfondita e in una nuova più vasta assemblea si trarranno le conclusioni. Da padre di cinque figli ringrazio il Papa d’aver avuto il coraggio di mettere il tutto della famiglia davanti agli occhi di tutta la Chiesa. Nei commenti le parole dette da Francesco durante la veglia per il Sinodo.

Sono da un fratello cacciatore, nella campagna tra Recanati e Osimo dove sono nato, chiamato a mangiare il lepre che ha ammazzato. C’è il torchio sull’aia, mastelli di vinacce: “Abbiamo fatto cantina fino a ieri”. Cagnole e gatti e galletti che fanno un chicchirichì che s’inceppa qui e lì. Dico questo perché rosichiate un poco o un tanto secondo il sentimento d’ognuno.

Contra Bergolium 3: il passaggio dalla critica sistematica alla stroncatura è il tema del terzo seminario sugli oppositori del Papa. Un quarto sarà dedicato a chi non solo critica e stronca, ma prende iniziative di contrasto al Pontificato. Nel primo commento descrivo il girone degli stroncatori.