Mese: <span>Dicembre 2014</span>

“In 50 anni di carriera ho visto tanti piccoli e grandi gesti di umanità in corsia, che mi fanno dire che l’Italia, in sanità, è un grande Paese per l’assistenza universalistica, la preparazione dei medici e l’umanità del personale”: parole di Paolo Biglioli, pioniere della chirurgia cardiovascolare, già direttore scientifico dell’Istituto cardiologico Monzino (Milano). Nel libro “Ho visto cose che noi umani. Buona e mala sanità, buona e mala umanità” (Novecento Editore, 2014), Biglioli racconta a Paola Salvadori la sua avventura di medico in Italia, negli Usa, in Sud America e in Estremo Oriente. Un abbraccio riconoscente a Paolo da parte di un cittadino che ha sempre trovato buona assistenza negli ospedali che ha conosciuto nelle Marche, a Bologna, a Roma.

“Cari fratelli e sorelle, vorrei salutare tutti e ciascuno di voi, insieme al Cardinale Philippe Barbarin, che nuovamente vi porta la preoccupazione e l’amore della Chiesa tutta. Anche io vorrei essere lì, ma poiché non posso viaggiare, lo faccio così, ma vi sono tanto vicino in questi momenti di prova. Ho detto, nel ritorno dal mio viaggio in Turchia: i cristiani sono cacciati via dal Medio Oriente, con sofferenza. Vi ringrazio della testimonianza che voi date; c’è tanta sofferenza nella vostra testimonianza. Grazie! Grazie tante!”: così Francesco in un videomessaggio ai cristiani di Mosul profughi ad Erbil. Nei primi commenti il resto del messaggio.

Sono a Trevi dell’Umbria, mangio un’ottima bruschetta all’olio e ascolto il racconto della pessima annata: “La mosca dell’ulivo e la pioggia ci hanno rovinati, qui tutti ulivi abbiamo e tanti neanche sono andati al frantoio”.

Nel post dell’altro ieri divagavo su un verso di Montale che dice “forse solo chi vuole s’infinita”. Nei commenti ne era venuto un richiamo a Leopardi. Ho ripreso qualche appunto di letture leopardiane riguardanti la parola “infinito” che tanto l’attraeva. Riporto qui i richiami a versi e frasi in cui ricorrono il sostantivo o l’aggettivo “infinito” senza svolgere nessuna interpretazione. Offrendoli alla ruminazione dei visitatori. Il titolo del post viene dalla pagina 171 dello Zibaldone dove sono le parole “Il desiderio dell’infinito”. Nei primi commenti altre ricorrenze e un rimando a Ungaretti.

Malaffare e politica a Roma, come a Milano, come a Venezia. Il Pd sempre in mezzo: forse non più degli altri, ma certo non di meno. Direi anzi che Alemanno ha fatto un’assunzione di responsabilità più convincente rispetto alla reazione del Pd. Sono per gli azzeramenti più drastici, per la sostituzione veloce di tutti i coinvolti. Ne andrà di mezzo qualche innocente, pazienza, ma quando l’infezione è così avanzata il rimedio dev’essere chirurgico.

Montale in “Casa sul mare” (Ossi di seppia 1948) ha un endecasillabo che m’accompagna da cinquant’anni: “forse solo chi vuole s’infinita”. Il lungo ascolto m’ha convinto al minimo cambiamento che propongo nel titolo del post.

Francesco tornando dalla Turchia ha parlato ieri con i giornalisti del fondamentalismo islamico e di quello cristiano, dei cristiani perseguitati, del pregare in moschea, del martirio ecumenico, dell’uniatismo, della sua volontà di incontrare il Patriarca di Mosca e di andare in Iraq, del Sinodo dei vescovi. Nei primi commenti riporto le risposte più vive.