Mese: <span>Settembre 2017</span>

Mi è stato chiesto di dare qualche cifra sui visitatori del blog: nel mese di agosto abbiamo avuto 15.763 visitatori diversi. Nei commenti spiego questo numero magico e altro che non so.

È dal 1977, da quando arrivò a Roma dalla Spagna, che Joaquin ed io ci frequentavamo. Prima era lui a venire da me, alla “Repubblica” e al “Corriere della Sera”, per essere aiutato a “capire il Vaticano”. Dopo la nomina a portavoce ero io che andavo da lui. Joaquín generoso e a me fratello. Testimone infine dell’avvicinamento cristiano alla morte, come ho saputo al funerale: è un brano del mio ricordo di Navarro-Valls, che è morto a 80 anni il 5 luglio, pubblicato ora dalla rivista “Il Regno”.

Da cardinale Bergoglio parlò contro la “psicoanalisi del mistero” (“Aprite la mente al vostro cuore”, Rizzoli 2013, p. 198) ma oggi racconta che a 42 anni consultò per sei mesi un’analista ebrea “per chiarire alcune cose” e confida che quella consultazione “molto l’aiutò” (lo riferisce Dominique Wolton in “Politique et société”, Éditions de l’Observatoire). Conclusione provvisoria: psicoanalisi del mistero no, psicoanalisi del ministro sì.

Meraviglia della muraglia. Il 18 settembre ero per caso a via “In Selci”, angolo medievale del rione Monti, dov’essa si trova, a facciata del Monastero delle Agostiniane. Sulla porta un cartello che vedrete nei commenti con altre foto e altre mie parolette.

Ho letto nella notte le sette eresie rinfacciate al Papa dai 62 e mi sono detto: solo sette? Ho riletto e mi è parso chiaro che almeno due delle sette – la seconda e l’ultima – il Papa non le afferma, anzi le contraddice. Ho immaginato che così fosse anche per le altre. Attendo che gli addottrinati entrino nel bosco dove io mi perderei. Nei commenti dico delle due che sono – a mio naso – false. Opino poi che la presenza tra i firmatari del lefebvriano Fellay chiarisca da dove arrivino i botti. Faccio infine un paragone con le accuse che a Giovanni Paolo e a Benedetto erano venute da “Noi siamo Chiesa”.

“Non disperate dell’umanità, dei giovani di oggi, della società così come è adesso e del suo futuro: Dio continua ad attrarre con il suo amore e a seminare in ogni uomo e in ogni donna la vocazione ad amare, a partecipare della gloria di Dio. Ecco, il mio messaggio, il mio invito, la mia proposta, l’annuncio che non posso tacere si riassume in poche parole: la gloria del Signore riempie la terra, Dio ama ciascuno e rende ciascuno capace di amare come Gesù”: parole dell’arcivescovo Delpini oggi pomeriggio in Duomo a Milano nella celebrazione dell’ingresso in diocesi. Un bacio a Delpini insieme al mio “in bocca al lupo”.

«Io non posso camminare né parlare. Mi piacerebbe tanto conoscerti meglio»: così Gabriel, sei anni, ospite del centro romano di riabilitazione Santa Lucia, aveva scritto al Papa che ieri è andato in visita a quel centro, suo 14° venerdì della misericordia, come sono state chiamate queste uscite iniziate con il Giubileo e continuate dopo. Nei commenti la cronaca e l’elenco dei venerdì.

La scultura dell’anima che va in cielo è sul portale del Duomo di Sovana, Grosseto. Il titolo del post è un verso di Giacomo Leopardi. L’accoppiamento delle parole alla pietra è mio e forse lo spiego nel primo commento.

Ettore prima di affrontare Achille alza il figlioletto al cielo e l’affida agli dei: ce lo ricorda “Il gesto di Ettore” di Luigi Zoja (Boringhieri 2016) che vede nella “scomparsa” di quell’atto paterno un segno del nostro declino. Ma ecco Bergoglio che torna dalla Colombia e ricorda i tanti padri che ha visto per tutto quel paese “alzare con orgoglio i propri figli” al suo passaggio. Zoja che dici: quel gesto è scomparso o è solo emigrato dal Nord al Sud del mondo?