Il blog di Luigi Accattoli Posts

“Vedere la situazione di emergenza negli ospedali mi ha risvegliato la passione di ogni medico che accorre e soccorre senza età”: così Monica Bettoni, già senatrice del Pd e sottosegretario alla sanità, nonché direttrice dell’Istituto superiore di sanità, ha motivato la sua decisione di tornare a fare il medico a 69 anni. E’ stata tra i primi medici a raccogliere l’appello di tornare tra le corsie in aiuto dei colleghi sopraffatti dai ricoveri ed è uno dei 57 “Cavalieri al merito della Repubblica” premiati dal presidente Mattarella il 2 giugno. Nei commenti riporto tre suoi testi che ho cavato da interviste e dichiarazioni.

“Il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare che raccoglie ogni genere di pesci”: è il primo tempo di una delle tre parabole del Regno proposte dal Vangelo di Domani, XVIIma domenica del Tempo ordinario [Matteo 13, 44-52]: parabole del tesoro nascosto nel campo, della perla di grande valore, dei pesci buoni e cattivi. Nel primo commento le parole della parabola, nel secondo la mia interpretazione.

“C’è tanta bontà in prigione. Talvolta, ne sono certo, le carceri possono essere l’inferno sulla terra. Sono stato fortunato, tenuto al sicuro e trattato bene. Sono rimasto impressionato dalla professionalità delle guardie, dalla fede dei carcerati e dalla presenza di una moralità perfino nei luoghi più oscuri”: parole del cardinale Pell che ha fatto 400 giorni di carcere in Australia, condannato ingiustamente e poi scagionato per il reato di pedofilia. Nei commenti alcuni passaggi del racconto che ha affidato alla rivista americana “First Things” e che riprendo dalla traduzione del settimanale “Tempi. In coda una mia nota.

Fabio Stevanazzi, prete ambrosiano, 48 anni, era medico prima dell’ordinazione ed è tornato a fare il medico in pandemia: in accordo con l’arcivescovo Delpini, è stato “assunto” dall’ospedale di Busto Arsizio, nell’emergenza delle terapie intensive. E’ uno dei 57 “Cavalieri al merito della Repubblica” premiati dal presidente Mattarella il 2 giugno. Nei commenti riporto tre suoi testi che ho cavato da interviste e dichiarazioni.

La “conversione pastorale in senso missionario” delle comunità parrocchiali è l’biettivo di una istruzione pubblicata ieri dalla Congregazione per il clero. Le situazioni descritte dall’Istruzione costituiscono nel loro insieme una provocazione alle comunità parrocchiali “a uscire da se stesse, offrendo strumenti per una riforma, anche strutturale, orientata a uno stile di comunione e di collaborazione, di incontro e di vicinanza, di misericordia e di sollecitudine per l’annuncio del Vangelo”. Nei commenti riporto due affermazioni guida che l’istruzione riprende dal magistero di Francesco e una decina di suggerimenti per la messa in opera di possibilità già previste.

“Sentivo che forse ero arrivato alla fine, ma questo mi ha aiutato perché ho capito che l’essenziale era lasciar fare a Dio”: parla così della sua esperienza con il Covid-19 il rettore del Seminario lombardo in Roma don Ennio Apeciti, 70 anni, storico della Chiesa, cultore degli scritti di Ambrogio da Milano. E’ stato un mese al Gemelli e ha fatto la terapia intensiva dalla quale è uscito bene. Nel primo commento riporto un brano dell’intervista che ha dato il 16 luglio a “Chiesa nella città”, magazine del portale della Chiesa Ambrosiana. Nel secondo commento un racconto della vicenda che don Ennio ha scritto per la rivista di Radio Mater “Eccoci Mamma”. L’intervista mi è stata segnalata da Emilia Flocchini che ringrazio: le parole di don Ennio le ho trascritte dalla registrazione video dell’intervista. Il file del testo di “Eccoci Mamma” mi è stato fornito dal suo direttore Enrico Viganò.


Capito a Bibbona, gentile borgo maremmano tra Bolgheri e Cecina, in provincia di Livorno e mi delizio di girare intorno alle linde pareti quattrocentesche di “Santa Maria della pietà”. La chiesa è chiusa e leggo la descrizione dell’interno dalla guida rossa del Touring “Toscana” del 1974. Vecchia ma affidabile. Vai al commento seguente per leggere la goliardica informazione che vi trovo sulla scritta latina che sovrasta una delle porte. Al terzo commento troverai la foto della scritta e un mio saluto al goliardico autore del testo.

Nel Vangelo di domani [Matteo 13, 24-30] Gesù invita i discepoli a convivere con la mala genia del nemico: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. 28 Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. 29 “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30 Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura”. Nel primo commento otto foglie del crescere insieme.

Il Vaticano pubblica un «manuale di istruzioni» di 164 paragrafi che fornisce ai vescovi indicazioni su come trattare i casi di abuso sessuale sui minori: avverte di non «cestinare» neanche le denunce anonime e quelle dei socials, di non spostare i sospettati di luogo in luogo, di inoltrare le denunce alle autorità civili quando ciò appaia «indispensabile per tutelare la persona offesa o altri minori». Il Vademecum su alcuni punti di procedura nel trattamento dei casi di abuso sessuale di minori commessi da chierici è stato redatto dalla Congregazione per la Dottrina della fede su mandato del Papa e su indicazione del vertice episcopale sulla pedofilia del 21-24 febbraio 2019. Nei commenti riporto brani sensibili.

Per il decennale della morte di Giuseppe De Carli, vaticanista del Tg1, che ricorreva il 13 luglio, l’Associazione culturale Giuseppe De Carli per l’informazione religiosa mi ha chiesto un video in sua memoria. Nel primo commento riporto l’appunto che mi ero scritto per registrarlo.