Mese: <span>Giugno 2012</span>

Io non misuro mai i miei anni, per me è sempre tutto nuovo. La vita è bella a dieci come a cento anni se concepita come slancio verso il futuro e non come fardello da portare sulle spalle“: parole di Ersilio Tonini che ha 98 anni ed è il più anziano tra i vescovi italiani e tra i cardinali di tutto il mondo. Lo festeggio con un bicchiere di Vino Nuovo.

Felice rientro da Parigi, salutati i due figli che là vivono ottimamente accostumati uno alla Sorbonne e una alla Normale Supérieure. Mia quinta volta nella Ville Lumière, e la migliore, perchè pensata per vedere i luoghi dove sono vissuti e hanno studiato e lavorato i miei figli. Loro anche contenti di farci vedere e assaggiare questo e quello. Completamento dell’avventura quando i figli fanno con te qello che tu hai fatto con loro e vedi che in tanti aspetti e fatti hanno memoria di qualche parola. Assaggiati ottimi cognac e formaggi e tè verdi e cibi giapponesi. Letta e tradotta in Saint Garmain des Prés l’intera memoria di Cartesio: Memoriae Renati Descartes. Trascritta rapidamente da un muro di Rue de Tombouctou [Quartier de la Goutte d’Or] il graffito inglese: I hate Paris. Please, take me away [Odio Parigi. Vi prego, portatemi via]. Letto infine stamane sul portale di sinistra de Le Sacré Coeur, sull’alto di Montmartre, il monito ai visitatori vacanzieri: Templum hoc poenitentiae / et devotionis pignus [Questo tempio è stato fatto per la penitenza e la devozione]. Ho visto altro, ma queste tre scritte dicono quasi tutto.

Parto per Parigi con mia moglie per un fine settimana da passare con il figlio e la figlia che vivono là. “Ma insomma, non venite mai?” Eccoci, arriviamo. Nel frattempo voi visitatori commentanti insultatevi liberamente.

La caccia ai corvi e la guerra dello Ior sono imprese per tempi lunghi e intanto – sui tempi brevi – si ricompone la governance curiale: una specie di armistizio tra i big garantirà la collaborazione di tutti per la conclusione delle due campagne. Ci vorranno forse sei mesi, o un anno. L’epurazione sarà spietata e mi dicono che sia già iniziata, mirata per ora ai piani bassi sia per i corvi sia per i maneggi dentro lo Ior. – E’ l’attacco di un mio aggiornamento a lume di naso su corvi e gendarmi pubblicato oggi da LIBERAL alle pagine 14 e 15 con il titolo Corvo boomerang.

Ecco la storia dell’accoglienza prima dolorosa e poi serena di una bambina Down che conduce i genitori in “luoghi pieni di amore” e mostra come il mistero della vita tenda a svelarsi in ogni creatura che lo Spirito – per vie a noi sconosciute – guida a compiere il proprio cammino “riconoscente” su questa terra. La puoi leggere nella pagina CERCO FATTI DI VANGELO al capitolo 4 La reazione all’handicap: Ines e Gabriele Lo Faro: Quando il miracolo della vita ha la sindrome di Down.

Stamane andando da casa a Termini, in partenza per Verona da dove ora scrivo. In Piazza di Santa Maria Maggiore i liceali del Pilo Albertelli festeggiano l’ultimo giorno di scuola intorno alla gentile fontana facendo un forte rumore. I ragazzi corrono lanciando buste d’acqua, le ragazze strillano come aquile. Sull’autobus un sessantenne guarda storto e mormora “imbecilli”. Una cinquantenne alza gli occhi dall’e-book e dice “beati loro”.

Oggi al santuario di Oropa, Biella, diventa prete un uomo di 53 anni, Andrea Giordano, padre di tre figli e vedovo di Anna che se ne è andata tredici anni addietro. Mando un bacio augurale ad Andrea e nel primo commento riporto un suo vivissimo ritratto, scritto per me da un visitatore che si firma Lorenzo. Nel terzo commento il link a una sua intervista.

Ha messo la bomba “fai da te” che ha ucciso Melissa che andava a scuola. Non sa dire perchè e ha la mia età. Mi sento coinvolto.

“In parrocchia abbiamo sentito parlare di risurrezione e la prospettiva ci ha subito affascinato: credere in una nuova vita ci è stato di conforto”: parole di Darshan-Giovanni Singh, indiano che vive da 23 anni in Italia e che ha chiesto il battesimo insieme alla sposa e ai due figli, e l’ha avuto durante l’ultima Veglia di Pasqua nella cattedrale di Vittorio Veneto. Festeggio il loro battesimo con un bicchiere di Vino Nuovo.

Dove portano le beccate e le imbeccate del corvo? O piuttosto dei corvi? È l’unico aspetto della nera questione che al momento possa essere affrontato da un osservatore esterno. Mettendo insieme criticamente le informazioni dirette e indirette che vengono dai “documenti” pubblicati e da ogni altra fonte si possono individuare tre obiettivi del corvo sovrano e dei corvidi suoi ausiliari: colpire i più diretti collaboratori del Papa, isolare Benedetto dal “consiglio” di chi non lo frequenta di persona, contrastare la sua opera di governo svelando e avvelenando le tensioni che attraversano la Curia e la Chiesa. – E’ il volenteroso avvio di un mio interminato articolo pubblicato oggi da LIBERAL alle pagine 1-6 con il titolo I tre volti del corvo.