O Vergine, sorgente della fonte della sapienza, irrigami col fiume del vangelo di Cristo, Figlio tuo, e difendimi con la sua croce. Coprimi con la sua misericordia, cingimi con la sua clemenza, rinvigoriscimi con i suoi unguenti, circondami con i suoi frutti. Amen: invocazione della Chiesa Ortodossa Tewahedo di Etiopia, pronunciata da Francesco stamane durante l’incontro con il Patriarca Abuna Matthias I. La dedico con affetto ai visitatori.
Mese: <span>Febbraio 2016</span>
Ho visto al Palazzo delle Esposizioni la mostra di Fernando Botero “Via Crucis. La Passione di Cristo”. E’ cosa grande. Una sessantina di scene, tra oli e opere su carta, realizzate nel 2010-2011, quando il vitalissimo artista colombiano stava per compiere gli 80. Le stazioni della Via Crucis hanno quasi sempre una donna in spavento affacciata a un uscio o a una finestra. In questo “Bacio di Giuda” ci sono il traditore sulla destra e il pittore sulla sinistra che vestono moderno: perché quel bacio è cosa nostra e accade sotto i nostri occhi.
Ieri pomeriggio Francesco ha svolto il secondo Venerdì della Misericordia, dopo quello del 15 gennaio, facendo una visita a sorpresa ai ragazzi di don Picchi, nella comunità di recupero per tossicodipendenti “San Carlo” del Ceis, vicino a Castel Gandolfo. Nel primo commento il racconto del presidente del Ceis e il link alla cronaca dell’Osservatore Romano.
Oggi vado a Padova dove in serata ho un incontro sulle “opere di misericordia corporale” presso la parrocchia del “Cristo Risorto”. Ma arriverò presto, sto già andando al treno, in modo da avere tempo per fare una visita ai santuari di san Leopoldo Mandic e della beata Liduina Meneguzzi: due santi della misericordia e dell’ecumenismo. Quella a San Leopoldo sarà una visita di ringraziamento per la sua venuta a Roma; con Liduina invece è una prima volta. Nel primo commento ricordo la sua avventura cristiana.
Caro Papa Francesco, vorrei sapere di più su Gesù. Come ha camminato sull’acqua? Con affetto, Natasha (Kenya, 8 anni). Arriva oggi in libreria “L’amore prima del mondo” (Rizzoli, 82 pagine, 17 euro), una raccolta di disegni e domande che bambini di tutto il mondo hanno inviato al Papa e alle quali Francesco ha risposto. Il libro è curato dal padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà cattolica: “Il linguaggio di Francesco è semplice e vive di parole semplici. Perché Dio è semplice. La tenerezza di Dio si rivela nella semplicità”. Nei commenti la risposta del Papa a Natasha e ad altri bambini.
Ecco a cosa porta la sete di potere: diventa cupidigia che vuole possedere tutto. Un testo del profeta Isaia è particolarmente illuminante al riguardo. In esso, il Signore mette in guardia contro l’avidità i ricchi latifondisti che vogliono possedere sempre più case e terreni. Dice il profeta Isaia: «Guai a voi, che aggiungete casa a casa e unite campo a campo, finché non vi sia più spazio, e così restate soli ad abitare nel paese» (Is 5,8). E il profeta Isaia non era comunista eh!: è un passo della catechesi di Francesco nell’udienza che sta tenendo in piazza San Pietro. Nei commenti altre parole del Papa.
“Mi chiamo Zhang Agostino: diventando cristiano ho scelto il nome Agostino pensando a sant’Agostino e alla sua storia, commosso da sua madre santa Monica per tutte le lacrime che aveva versato sperando di ritrovare il figlio perduto. È un po’ come la mia situazione, pensando alla mia mamma ed al fiume di lacrime che ha versato per me sperando che io potessi ritrovare il senso della vita”: Agostino Zhang è il detenuto cinese che ha raccontato la sua storia il 12 gennaio all’Augustinianum, durante la presentazione del libro del Papa con Tornielli “Il nome di Dio è misericordia”. Nel primo commento metto i link al testo e alla voce di Agostino. Suggerisco di ascoltare: c’è di più. E invito a festeggiare quello che ci è dato di ascoltare.
Faccio appello alla coscienza dei governanti, affinché si giunga ad un consenso internazionale per l’abolizione della pena di morte. E propongo a quanti tra loro sono cattolici di compiere un gesto coraggioso ed esemplare: che nessuna condanna venga eseguita in questo Anno Santo della Misericordia: così il Papa oggi all’Angelus, una delle sue chiamate concrete che aiutano a individuare i punti nei quali concentrare l’impegno. Nei commenti l’intero appello.
“Luigi Giussani o dell’attualità del cristianesimo nel moderno. Conviene leggerlo? Sì, se uno ha interesse a quell’attualità, purché non ritenga che il moderno sia cessato con il post-moderno, che forse è arrivato con il ’68, o con internet”: è il vagante attacco di un mio mirato ricordo del fondatore di CL, pubblicato oggi dal “Corriere della Sera” a lancio dei dieci suoi volumetti che da oggi andranno in edicola con il quotidiano. Buona lettura.
“Il Papa non s’immischia nella politica italiana” e sulle unioni civili “un parlamentare cattolico deve votare secondo la propria coscienza ben formata”: sono due delle tante risposte date dal Papa in aereo di rientro dal Messico. Nei commenti ne riporto alcune, invitando i visitatori a leggerle tutte nel testo integrale perché è difficile stringerle in poche righe come qui è necessario fare. Osservo che probabilmente stavolta le polemiche saranno più forti e che non mi aspettavo tanta libertà di parola: il Papa è più libero o forse più schietto di come io me lo rappresento.
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