L’egiziano Mohammed che lavora qui sotto in pizzeria a chi gli chiede “come ti chiami” risponde “Mimmo”. Siamo amici e gli faccio “come mai quel tale ti chiama Mimmo”. Risponde che quando incontra qualcuno che “non è male ma non può capire” lui gli dice di chiamarsi romanamente Mimmo. Ho pensato al fariseo Saulo che era cittadino romano e come tale si chiamava Paolo. Importanza dell’assonanza: Mohammed sta a Mimmo come Saulo sta a Paolo.
Mese: <span>Maggio 2016</span>
“Il cristianesimo ha il dovere di innaffiare le radici cristiane dell’Europa ma in uno spirito di servizio come per la lavanda dei piedi”: il Papa nell’intervista del 15 maggio al quotidiano francese “La Croix”. Nei commenti le parole più vive.
Il prete nell’organizzare la sua vita non cerchi “nulla che vada oltre il bisogno” e la Chiesa nella gestione delle strutture e dei beni si liberi del superfluo e mantenga “soltanto ciò che può servire per l’esperienza di fede e di carità del popolo di Dio”: sono le due indicazioni forti date ieri dal Papa ai vescovi. Altra sua parola viva, detta stringendo la mano al direttore dell’Ufficio Cei per l’apostolato del mare: “Preghi per me perché non pecchi troppo”. Nei commenti l’antologia delle parole di Francesco e le mie divagazioni. Qui un mio articolo pubblicato oggi dal Corsera.
Oggi pomeriggio sono a TV2000 dalle 16.00 alle 18.00 per il Papa che parla ai nostri vescovi ad apertura dell’assemblea della Cei. Com’è giusto che sia, non va tutto liscio tra Francesco e i vescovi. Nei commenti qualche grano di pepe.
“Entrato in un negozio sentii una radio impazzita che diceva che avevano sparato al Papa in piazza San Pietro. Pensai che fosse una fiction, un dramma radiofonico; non credetti che fosse un fatto di cronaca fino a quando lo speaker passò la parola a Gregorio Donato, un caro collega vaticanista che parlava dalla Sala Stampa”: è uno spunto di un’intervista sui 35 anni dell’attentato a Papa Wojtyla che mi ha fatto il collega Salvatore Cernuzio per l’agenzia Zenit.
Ieri quinto segno di Papa Francesco nel programma giubilare dei “Venerdì della misericordia”: ha visitato la Comunità “Il Chicco” di Ciampino, che accoglie disabili mentali. Nei commenti un rapido cenno e qui il link all’intero racconto che ne ha fatto il portavoce Lombardi.
La rivista dei Gesuiti “Civiltà cattolica” si pronuncia per un “auspicabile successo del referendum” sulla riforma costituzionale. Riconosce che essa presenta “punti” che andavano “meglio precisati” ma conclude che le “critiche più motivate” che le sono state mosse potranno portare a “successive modifiche migliorative”, com’è previsto da “una moderna cultura della manutenzione costituzionale”. L’appoggio a Renzi che viene dai confratelli del Papa gesuita è significativo: gli articoli della rivista hanno il “nulla osta” della Segreteria di Stato vaticana. Nel primo commento il paragrafo chiave del testo e un link al testo completo.
“Perché non costituire una commissione ufficiale che possa studiare la questione del diaconato femminile?”: è una delle domande che 900 rappresentanti dell’Uisg (Unione internazionale delle superiori generali) hanno posto stamane al Papa che ha risposto: “Credo di sì. Sarebbe bene per la Chiesa chiarire questo punto. Sono d’accordo. Io parlerò di fare qualcosa del genere”. “Accetto”, ha detto il Papa successivamente: “Mi sembra utile avere una commissione che lo chiarisca bene”. Nei primi commenti un link a un mio commento pubblicato dal Corriere on line e un altro al servizio di Radio Vaticana sull’incontro di Francesco con l’Uisg.
“Non ho votato questa legge pur votando la fiducia al Governo”: è l’attacco di una dichiarazione del deputato Ernesto Preziosi del Pd che condivido e che riporto per intero nei commenti, aggiungendo un mio codicillo.
Un faccia a faccia di “Repubblica” – giornale per il quale lavorai nel precedente millennio – propone sulla riforma costituzionale due miei amici l’uno contro l’altro armato: Giovanni Maria Flick per il “no” e Stefano Ceccanti per il “si”. Ascoltateli, sono pacati e competenti. Io dopo averli ascoltati resto per il “sì”.
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