Mese: <span>Maggio 2016</span>

A conclusione del mese di maggio, metto il link a un post del nuovo blog del mio parroco nel quale una suora vietnamita manda un saluto mariano con foto da Kontum. Auguro a don Francesco la migliore riuscita con il blog. Nel primo commento altre informazioni sull’iniziativa.

Papa Francesco stamane, nell’omelia per il Giubileo dei diaconi, ha invitato a stare “aperti all’imprevisto” e pronti a rispondere a chi “bussa fuori orario”. Nei commenti le sue parole e un rimando per interpretarle.

“Forse gli angeli quando rendono lode a Dio cantano Bach” scriveva nel 1956 Karl Barth, teologo sommo. Ed ecco Bergoglio, sommo pontefice, che sessant’anni dopo paragona un testo biblico di esultanza totale – “Perciò siete ricolmi di gioia”: Prima lettera dell’Apostolo Pietro – al coro iniziale dell’Oratorio di Natale di Bach: “Giubilate esultate”. Esultiamo anche noi, sedotti dalla memoria di un qualche Natale. Ma non avevano detto che Bergoglio era stonato? E’ un mio “spillo” pubblicato oggi da “La lettura” del Corriere della Sera, il supplemento settimanale dove sono dette “spilli” le rubrichette che stanno in alto, sulle grondaie delle pagine. Nei commenti qualche ragguaglio su Bergoglio e Bach.

“La messa celebrata alla mattina presto da preti a me familiari, compagni di viaggio di una vita”: è l’unica richiesta contenuta nel testamento del cardinale Loris Francesco Capovilla, morto ieri a Bergamo verso mezzogiorno. Nel primo commento le sue “volontà”. L’ho frequentato, gli volevo bene. Gli voglio bene. Ne ho scritto per il Corsera e domani linkerò l’articolo.

Aggiornamento al 27 maggio. Ecco il link al mio articolo pubblicato oggi dal Corsera.


Oggi ho visto per la prima volta il Museo Palatino, che mi è caro perché custodisce il graffito con la scritta “Alexamenos adora il suo Dio”. Agli antipodi di quel pezzo d’intonaco – che è forse del terzo secolo e dice già per intero il dramma del cristiano nel mondo – ho scoperto lì accanto il “Giovane satiro che si guarda la coda”, che interpreto come parabola della vanità.

Qualcosa si muove nel tribolato rapporto tra cristiani e musulmani: Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Muhammad Al-Tayyib, prima autorità dottrinale del mondo sunnita, hanno avuto un “cordiale colloquio” oggi sul mezzogiorno, in Vaticano, e si sono abbracciati. Parrebbe che la programmata “riconciliazione” ci sia stata davvero, se il portavoce Lombardi ha potuto dire ai giornalisti che i due “autorevoli interlocutori” hanno parlato – tra l’altro – della “situazione dei cristiani nel contesto dei conflitti e delle tensioni nel Medio Oriente e della loro protezione”: perché il pomo della discordia, o almeno il principale, era proprio quello e risaliva a cinque anni addietro. E’ il pomposetto attacco di un mio articolo pubblicato oggi pomeriggio dalla “Digital Edition” del Corsera: buona lettura.

Credo d’avere verso Pannella gli stessi sentimenti detti in questi giorni da Lombardi e Paglia e provo a raccontare come sono nati e come li inquadro nella mia geografia. Non miro a confutare chi grida allo scandalo per le parole dei due o per la telefonata del Papa che il 24 aprile 2014 lo chiamò durante uno sciopero della sete per le carceri. Non ho interesse alle polemiche. Parlo a chi voglia ascoltarmi e procedo per spunti nei commenti.

“Caciara” a Roma è parola magica, polivalente, scimmiante. Ma solo ieri ho scoperto che significa anche “casa del cacio”. A Trastevere, in via di San Francesco a Ripa, c’è un negozio di “Salumi e formaggi” con sopra la scritta storica “Antica caciara”. Chi non si fida di me dicendo tra sé “è pur sempre un giornalista”, veda qui: http://www.anticacaciara.it/antica_caciara.html

Caro Papa Francesco, sono più avanti di te negli anni ma credo che anche tu ti trovi a dover vivere “Spes contra spem”. Ti voglio bene davvero. Tuo Marco: sono le ultime parole di una lettera scritta da Pannella al Papa il 22 aprile. La riporto nel primo commento, grato a Marco e a Francesco per essere riusciti a stabilire un vero contatto. Nel secondo commento qualche notizia su quest’ultimo scambio mediato dall’arcivescovo Paglia.