Balla il nero che vende “Terre di mezzo” all’uscita dalla Metro.
Il blog di Luigi Accattoli Posts
Sabato – che era Sabato Santo – è morto a 98 anni Pietro Molla, marito di Gianna Beretta Molla, la prima santa sposata dell’epoca moderna, canonizzata nel 2004. Pietro e Gianna sono autori di un bellissimo epistolario d’amore al quale ho dedicato un titolo nella pagina CERCO FATTI DI VANGELO al capitolo 9 La voce dello sposo e la voce della sposa. Ecco alcune battute di Gianna, per rievocare la fortuna incredibile di quest’uomo, di essere amato da una santa e di aver avuto la ventura di assistere alla sua canonizzazione: “Ti bacio con tanto tanto affetto in attesa di riabbracciarti e stringerti forte forte“; “Pietro mio, sono tanto felice perché ti voglio bene e tu me ne vuoi altrettanto”; “Come ti penso, Pietro, e ora che sei lontano capisco sempre più che ti voglio tanto bene e che senza di te non potrei più vivere”; “Ti seguo e penso ogni momento nei tuoi viaggi, nel tuo lavoro, e ti sono vicinissima con tutto l’affetto e con tutto l’amore”.
Trovo che hanno parlato bene sia il padre Raniero Cantalamessa venerdì sia oggi il cardinale Sodano. Sono pretestuose le accuse al predicatore cappuccino, che è stato sempre un caloroso rivendicatore del valore della Shoah. Pretestuose e anche piene di ignoranza. Ignoranza delle sue parole esatte, del loro preciso significato, del contesto, dei precedenti. “Chiacchiericcio” dice il cardinale Sodano: giusta parola. Anche lo sdegno contro il padre Raniero è “chiacchiericcio”. [Segue nei primi tre commenti]
“Prego, inizia la gioia”: è l’attacco di una pagina del Diario di Claudio Contarin e dice da solo la sorprendente freschezza di questo libretto pubblicato da “Radio Oreb” di Vicenza. L’ho appena letto e devo parlarne subito tanto ne sono felice. Un’agenda senza pretese ma che è anche un qualcosa di unico: gli appunti quotidiani di un ragazzo vicentino morto nel febbraio del 2008 a 19 anni in un incidente stradale, ma anche – io credo – un dono dello Spirito alla nostra epoca. Parole semplici, mai rilette, anche sgrammaticate ma piene di cielo, sorprendenti quanto i primi appunti della coetanea Teresa di Lisieux. Preziose oggi che le parole cristiane si sono fatte rare sulla bocca dei ragazzi. Ne ho parlato sulla rivista il Regno e puoi trovare il mio testo anche qui, alla pagina CERCO FATTI DI VANGELO, capitolo 20 intitolato “Preghiera pubblica”. E’ il mio dono di Pasqua ai visitatori.
Auguro la buona Pasqua ai visitatori con una foto che mi è arrivata ora da Ferrara, spedita da Cristina Carrà, riguardante la potatura dei 25 ulivi che il liceo Ariosto coltiva in memoria degli alunni cacciati dalle leggi razziali. Come narravano i post del 28 marzo e del 28 gennaio io sono amico di quei giovani ulivi e sono felice di mostrare l’immagine del taglio dei rami che sono stati consegnati alla parrocchia dell’Immacolata per la processione di domenica. Sono anche amico del parroco dell’Immacolata, don Giovanni Camarlinghi, che in occasione della mia andata a Ferrara in gennaio mi ha narrato – a cena da comuni amici – due storie che ho già inserito nella pagina CERCO FATTI DI VANGELO. Una è nel capitolo 8 con il titolo “Tonino Colombani: il mangiapreti convertito dall’Ave Maria”; l’altra nel capitolo 18 con il titolo “Giorgio Bianchini: il Giusto di Israele e il Giusto delle Nazioni”. Buona Pasqua e buona lettura.
Nel mese di marzo il blog ha avuto 17038 visitatori diversi. Erano più di 13 mila nel marzo del 2008. Il primo post l’avevo scritto nel marzo del 2006. I miei figli informatici dicono che è una buona crescita. Tanto buona che è anche arrivata una proposta da parte di un’agenzia pubblicitaria alla quale ho risposto che non ero interessato. Ma i miei figli hanno suggerito di sperimentare un collegamento con AdSense di Google che associa a un sito annunci “pertinenti”. L’esperimento dura da appena una settimana e fino a oggi mi sono divertito a osservare che pertinenza quel sistema vada a scovare in rapporto ai contenuti del mio blog. Io mi chiamo Luigi ed ecco la segnalazione di una Villa Luigi che sarebbe una casa vacanze. Parlo degli ulivi potati all’Ariosto di Ferrara e appare il link a un sito che dice: “Cerchi piante di ulivo?” Nomino il comico Antonio Albanesi e viene un incoraggiante “Chiama Albania gratis”. Sembrano tutti dei pesci d’aprile. Ma qualche volta – devo ammettere – va meglio: un visitatore cita Amerio e appare la copertina del volume “Iota unum”, si nomina il Getsemani ed ecco “Visitate la Terra Santa”. I visitatori sopportino l’intromissione per qualche settimana, in modo da vedere se ne viene quanto basterebbe a pagare il costo del blog. Vi terrò informati.
“Molti temono, negli ambienti cattolici, lo svelamento di casi italiani simili a quelli dell’Austria e della Germania, se non dell’Irlanda e degli Usa. Si dovrebbe invece argomentare e operare in favore dello svelamento, purchè ovviamente i fatti siano reali. Sarebbe anzi bene che la nostra Conferenza episcopale prendessero delle iniziative di indagine e studiasse qualche “operazione verità” prima che sia troppo tardi. La nomina di un referente nazionale, come avvenuto in altri paesi, non sarebbe fuori luogo. Un’informazione trasparente sui casi accertati, come anche l’offerta di una fattiva consulenza a chi ha subito torti o cerca interlocutori per la difesa della propria dignità potrebbero essere tra i suoi compiti“: è un passaggio di un mio articolo pubblicato oggi da LIBERAL con il titolo SE IN VATICANO PARTE L’OPERAZIONE VERITA’. ALLA CHIESA SERVE UN REFERENTE UNICO PER ALLONTANARE SOSPETTI E SPECULAZIONI. [Segue nel primo commento]
“Ho iniziato a lavorare a un nuovo personaggio, un uomo che avverte un forte desiderio di pregare ma ha un problema: non riesce a trovare la posizione giusta perchè ha paura che qualcuno si senta offeso. Così resta sdraiato per terra sul palcoscenico e si muove cercando di non disturbare nessuno“: Antonio Albanese alla rivista VIVERE IN ARMONIA, aprile 2010, p. 17. Considero Albanese uno dei cristiani più comunicativi del nostro mondo dello spettacolo, paragonabile a Lucio Dalla e a Roberto Benigni.
“L’uomo può scegliere una via comoda e scansare ogni fatica. Può anche scendere verso il basso, il volgare. Può sprofondare nella palude della menzogna e della disonestà. Gesù cammina avanti a noi, e va verso l’alto. Egli ci conduce verso ciò che è grande, puro, ci conduce verso l’aria salubre delle altezze: verso la vita secondo verità; verso il coraggio che non si lascia intimidire dal chiacchiericcio delle opinioni dominanti; verso la pazienza che sopporta e sostiene l’altro“: così ha parlato stamane il papa a San Pietro durante la celebrazione delle Palme. E poco dopo, all’Angelus, ha detto ai giovani: “Non temete quando il seguire Cristo comporta incomprensioni e offese”. Non temete, non lasciatevi intimidire. Grato di queste parole chiedo loro di tornare a colui che le ha pronunciate per dirgli con lo stesso sentimento: non temere e non lasciarti intimidire.
I 25 ulivi del liceo classico Ludovico Ariosto di Ferrara – ricordano i 25 ebrei espulsi dalla scuola nel 1938 in applicazione delle leggi razziali: se ne parlava qui il 28 gennaio – sono stati potati l’altro ieri e hanno fornito i rami per la processione delle Palme alla parrocchia del quartiere. Con una foto degli ulivi com’erano prima della potatura, faccio gli auguri della domenica delle Palme ai miei visitatori. Ringrazio le docenti Teresa e Cristina che mi hanno mandato la foto e mi hanno informato della potatura e della destinazione dei rami alla parrocchia.
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