Mese: <span>Settembre 2016</span>

“Oggi, uomini e donne di tutte le religioni, ci recheremo ad Assisi” ha detto il Papa stamane al Santa Marta e ha qualificato questo appuntamento, a trent’anni da quello indetto da Giovanni Paolo, come “giornata di preghiera, di penitenza, di pianto per la pace: giornata per sentire il grido del povero”. Sono con l’anima ad Assisi, dove sono stato per tutte le giornate della pace (1986, 1993, 2002) che si sono svolte finché ero il vaticanista del Corsera. Nei commenti aggiornerò l’informazione.

Con l’aiuto di un amico e di internet ho indagato sulle parole “vattene Satana” dette dal Padre Hamel al suo accoltellatore, riferite dal vescovo Lebrun nell’omelia della messa di addio, riprese da Papa Francesco il 14 settembre, cioè mercoledì. Quelle parole le ha riferite al vescovo l’unico uomo presente alla messa insieme alla moglie e alle tre donne: Guy Caponet, che poi è morto anche lui per le ferite ricevute subito dopo l’uccisione del prete. Nei commenti la mia ricostruzione dell’atto di martirio.

Visito il Palazzo Comunale di Pordenone e mi guida alla Loggia una ragazza velata appartenente a una famiglia che viene dal Marocco. “Mi chiamo Bassma che vuol dire sorriso” dice. Il breve dialogo nel primo commento.

Presento a Pordenonelegge la felice biografia di Turoldo scritta da Mariangela Maraviglia (Morcelliana). In treno sfogliavo ritagli accumulati nei decenni e due mi sono entrati: uno che riporta il suo ultimo dialogo con il chirurgo; l’altro è un testo sull’Eucarestia che il padre David scrisse per il Corsera in occasione del Congresso Eucaristico di Milano del 1983. Li riacciuffo nei commenti.

Nuovo “Venerdì della Misericordia” di Papa Francesco che oggi ha visitato in Roma il reparto di neonatologia del San Giovanni e l’Hospice “Villa Speranza”: creature in arrivo e in partenza tra grandi sofferenze. Continua nei commenti.

“La luna del Bengala non è uguale alla luna dello Yemen” sentenziò Borges e ora gli dà ragione una ragazza dell’alta Val Trebbia che è tornata ai campi, Silvia Lupi, che così argomenta a sua difesa: “Vuoi mettere la luna vista da qui?”. Nei commenti gli opportuni ragguagli su Jorge Luis e su Silvia.

Francesco in questo momento al Santa Marta chiama martire e beato il padre Hamel e invita a pregarlo perché ci ottenga “il coraggio di dire la verità: che uccidere in nome di Dio è satanico”. Appena sarà in rete riporterò l’omelia.

Come secondo capitolo dell’antologia di “Ultime conversazioni” (Edizioni Garzanti) ecco Benedetto che parla di Francesco apprezzando il “nuovo carisma” che parla agli uomini.

“Affido a Dio il perdono anche di colui che mi ha sparato”: parole di Laura Salafia, la ragazza resa tetraplegica da un proiettile “destinato” ad altra persona mentre usciva dalla facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Catania nel 2010. Sabato Laura ha incontrato il Papa in margine all’udienza giubilare. Nei commenti le sue parole sul perdono e alcuni link alla sua storia.

Come avevo fatto a suo tempo per la pubblicazione dei tre volumi di Benedetto su Gesù e per il libro intervista “Luce del mondo”, intendo produrre qui nel blog, con più post, una mia antologia delle “Ultime conversazioni” (Edizioni Garzanti). Questo è il capitolo della rinuncia, che Benedetto descrive come un dovere da lui percepito nell’orazione e che ritiene accettata nella Chiesa, sia da chi s’allieta del nuovo Papa sia da chi “un poco” rimpiange lui. Nei commenti i testi e tra parentesi l’indicazione delle pagine da cui li prendo.