Mese: <span>Settembre 2016</span>

“Il libro è nato da alcuni colloqui concessi all’intervistatore in vista di una possibile futura biografia”: così il padre Lombardi alla Radio Vaticana. I colloqui sarebbero avvenuti in agosto e novembre 2012 (cioè già prima della rinuncia), in luglio e dicembre 2013, nel febbraio 2014. Continua nel primo commento.

Ho visto ai Musei Capitolini la mostra “La Misericordia nell’Arte” e ho l’anima piena di immagini di consolazione. Anche drammatiche. Mi sono fermato un tempo e due tempi davanti a Caravaggio, “Le sette opere di misericordia”; e a Bartolomeo Manfredi, “Carità romana”. Mostrano una donna che allatta il padre condannato a morire di fame. Una storia della Roma antica fatta propria dai cristiani che videro in essa unite le due misericordie verso i carcerati e verso gli affamati. Qui sopra è Caravaggio, nel primo commento c’è Bartolomeo. Le “sette opere” del Caravaggio, ruotanti e folgoranti, vengono alla mostra dalla chiesa del Pio monte della Misericordia di Napoli.

Visitatori belli, domani comprate il “Corriere della Sera” che sarà in edicola con allegato il libro intervista di Papa Benedetto “Ultime conversazioni”. Costerà euro 12,90. E’ una magnifica lettura. Ho potuto goderla in anteprima perchè incaricato di curare il lancio Corsera. Sul giornale di oggi trovate una scelta di nove brani del libro e una mia minima nota. Nel primo commento i link ai brani e alla nota. Deliziatevi.

Belli i due abbracci che Papa Francesco e Roberto Giannoni si sono scambiati sabato mattina, in piazza San Pietro, al giubileo del volontariato: un uomo messo in carcere per errore, che non s’abbandona al risentimento ma si fa fratello dei carcerati per aiutarli a imboccare la via della misericordia che riconcilia con Dio e con gli uomini. Nei commenti le parole che Roberto ha detto davanti al Papa e un ringraziamento a chi me le ha fornite.

Quel giorno chiederò di essere cremato e lo farò perchè i miei figli non temano che la cremazione ci impedisca di credere.

Oggi sono stato a un matrimonio in Toscana, a Castiglioncello, tra i pini e il mare. Gli sposi avevano riprodotto su un cartoncino, a ricordo della loro festa, una poesia di Luzi, “L’intelligenza tra due”, che da sempre mi è cara e nella quale sono questi due versi sugli sposi che “cantano l’unisono, il concorde / di là dal dialogo di là dal diverbio”. Nel primo commento riporto il testo di Luzi, nel secondo dico perché questo richiamo a Luzi mi arriva quasi come un messaggio ad personam.

“Davvero mi importa tanto di Calcutta e del dolore degli altri? Davvero voglio correre il rischio di diventare schiava di un bambino handicappato che non ho neanche partorito io?” Domande con le quali Marina Ricci – collega vaticanista – racconta nel libro “Govindo. Il dono di Madre Teresa” (San Paolo 2016) la decisione di farsi mamma di un bambino incontrato per caso a Calcutta, durante un viaggio di lavoro, nell’orfanatrofio di Madre Teresa. Nei commenti qualche altro ragguaglio e un bel saluto a Marina.

Nuovo atto di riforma della Curia e nuovo gesto di Francesco verso i migranti: ieri è stato pubblicato un «motu proprio» che accorpa quattro «pontifici consigli» che hanno competenze sociali ed è stato annunciato che il Papa guiderà personalmente la sezione del nuovo organismo che si occuperà di migranti e rifugiati. È una decisione insolita, senza precedenti nella Curia del dopo-concilio e sta a dire la particolare preoccupazione di Papa Bergoglio per questa materia. – E’ l’attacco sostenutello di un mio articolo pubblicato oggi dal “Corriere della Sera”. Nel primo commento i quattro atti della riforma della Curia compiuti fino a oggi da Francesco.