Mese: <span>Gennaio 2017</span>

Commentando ieri le beatitudini che erano nella liturgia, Francesco ha affermato che non c’è un passaggio automatico dalla condizione di “poveri, afflitti, affamati di giustizia, perseguitati” alla beatitudine promessa da Gesù ed ha precisato che il conseguimento della beatitudine dipende dal cammino di “conversione” che si attua a partire dalla condizione sperimentata. Parole ovvie ma che conviene riportare perché continuamente si sente il rimprovero che viene fatto a Francesco: “Non parla mai di conversione”. Invece ne parla sempre. Nel primo commento le parole di ieri.

“Franco e Gianni vi dico grazie perché voi, con la vostra ostinazione, ci avete dato la possibilità di pensare a una Chiesa grande, la Chiesa che noi sogniamo”: così ha parlato ieri mattina in una chiesa parrocchiale di Torino don Gian Luca Carrega, delegato dell’arcivescovo Nosiglia per la pastorale delle persone omosessuali, durante la messa di addio per Franco Perrello. Don Gianluca si rivolgeva a lui e al compagno Gianni Reinetti che lo piange dopo 51 anni di convivenza. Nei commenti, i fiori e le spine della questione che il fatto di Torino ci obbliga ad affrontare.

Giovedì 26 “i fratelli e le sorelle professi” della comunità di Bose hanno eletto Luciano Manicardi nuovo priore al posto di Enzo Bianchi, dimissionario dal 26 dicembre. Enzo ha la mia età. Gli mando un bel saluto apprezzando questa scelta di farsi da parte che per un fondatore non è facile, riconoscente per il fatto che la Comunità ed Enzo in persona hanno insegnato ai miei figli a pregare. Nel primo commento un passo dell’annuncio delle dimissioni.

Visitatori belli: l’incontro scontro con Rusconi [vedi post di ieri] è andato benissimo. Almeno questa è stata la valutazione nostra e dei partecipanti che sono restati buoni buoni per due ore ad ascoltare e a discutere senza un filo di noia. Nei commenti ne dirò qualcosa e metterò anche delle foto. Ma tutto questo più domani che stasera.

Aggiornamento al 27 gennaio ore 13.20: ai commenti 6 e 7 è possibile ascoltare la registrazione del dibattito.

Visitatori belli, domani parte il dibattito su Francesco che Giuseppe Rusconi e io intendiamo proporre a cadenza mensile: nei commenti i dati fisici e metafisici dell’incredibile iniziativa, nonchè l’invito ai romani a essere presenti.

“Ex Marchione de Grillis” è scritto sulla torre del Grillo, che è nel mio rione: leggo la scritta maiuscola guardando in alto, dico “che lingua sarà” e mi basta per slanciarmi come un gabbiano. – Una mezza chiosa nel primo commento.

Santa Maria in Cosmedin, gruppo ortodosso in visita canta meravigliosamente e un romano de coccio m’avvicina e tratta con me a bassa voce di musulmani e ortodossi. Nei commenti le parole sue e mie.

Nell’omelia di stamane al Santa Marta il Papa commentando la promessa del Signore “non mi ricorderò dei loro peccati” ha insistito sul dovere che incombe su ogni cristiano – in risposta alla misericordia divina – a “cambiare il cuore, cambiare la vita, non peccare più”. Nei commenti fornisco il link e il riferimento scritturistico, riporto le parole di Francesco e spiego perché le riporto.

“Questa è la realtà che ognuno di noi sente quando si avvicina Gesù e cioè che gli spiriti impuri cercano di impedirlo, ci fanno la guerra. La vita cristiana è una lotta”: così ha parlato Francesco nell’omelia di stamane al Santa Marta. Riporto nei commenti alcuni brani della cronaca che ne ha fatto l’Osservatore romano e qui dico che li riporto come invito dei visitatori a meditare – e a piangere – su quanto è successo ieri e in questi mesi nei luoghi del terremoto, ma anche come provocazione a intendere la forza biblica della predicazione di Papa Bergoglio che alcuni stranamente leggono come buonista e superficiale.