Mese: <span>Marzo 2017</span>

“Le donne costituiscono un serbatoio di saggezza, di generosità, di attitudine a smussare conflitti e respingere la violenza. Anche per questo dobbiamo impegnarci di più per promuovere il lavoro e la partecipazione femminile, in tutti i settori”: parole del presidente Mattarella nella Giornata della donna. Da sposato e padre di tre donne, sottoscrivo e festeggio le visitatrici del blog.

Una settantina tra le “nuove famiglie religiose” sono sotto inchiesta da parte della Congregazione per i religiosi e una quindicina sono i fondatori sui quali si sta indagando: lo dice a settimananews.i il cardinale brasiliano João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. Nei commenti riporto due brani del colloquio, che va letto per intero: sulla Congregazione che commissaria si leggono tante favole, mentre qui abbiamo notizie di prima mano.

Per contrastare la passione del mio antagonista Giuseppe Rusconi per il termine turiferario – con il quale indica i colleghi entusiasti di Francesco – vado sperimentando in privato quello di piagnoni, a indicare l’opposta confraternita di chi depreca l’elezione del Papa gaucho e di essa mena interminata lamentazione. Ma cerco un termine meglio rispondente alla metafora dell’incenso: come si chiamano gli animali che lanciano puzze?

Incontrando i preti di Roma stamane a San Giovanni in Laterano, il Papa ha parlato della Croce e della Risurrezione come “perno della storia” e ha insistito sulla necessità che i sacerdoti si confessino: ne ha confessati una dozzina e ha detto che un prete che non si confessa “non progredisce nella fede”. Riporto alcuni passaggi della meditazione del Papa e la segnalo a chi afferma che nella sua predicazione non c’è la Croce, non c’è la Risurrezione, non c’è la Penitenza, “non c’è nulla di cattolico”. Chissà dove l’hanno visto.

Sono contrario alla maternità surrogata: anche se libera da condizionamenti, non pagata, amicale. Contrario che vi sia una previsione di legge che la favorisca. Non ho parole su Fabo, Gianni di Sanzo e gli altri che decidono di morire e vanno a uccidersi in Svizzera: rispetto le varie opinioni su come prevedere o limitare o escludere per legge questa modalità del fine vita, ma non ho un mio convincimento. Cerco di farmelo tenendomi stretto a questi fratelli che sono nell’estremo bisogno. In casa dedichiamo a loro e ai familiari le preghiere della tavola che faremo lungo la Quaresima appena iniziata.