Mese: <span>Aprile 2017</span>

“Grazie tante per il vostro coraggio, e… a Panama! Non so se sarò io, ma ci sarà il Papa”: così Francesco stasera ha salutato i giovani in Santa Maria Maggiore, al termine della Veglia di preghiera in preparazione della Giornata della Gioventù che si farà a Panama nel gennaio del 2019. Nei commenti alcuni passaggi della parlata papale improvvisata.

Verace Venerdì di Passione quello di oggi, tra le bombe di Assad che contengono gas o liberano il gas altrui, i missili americani sulla base siriana, il camion terrorista che assalta persone inermi a Stoccolma. Cecità umana universale. Ascoltando come ora guerreggiano Putin e Trump, i nuovi amici, si direbbe che siamo a un passo dal tutti contro tutti. Nelle Via Crucis di questo venerdì, invochiamo la misericordia di Dio su noi e sui nostri figli.

“Auguro a Benedetto XVI che possa vivere in piena serenità questo tempo, con tutto il frutto e la gioia dell’unione con Dio che uno può desiderarne, e che questo messaggio di gioia e di pace nella preparazione all’incontro con Dio venga colto dalla comunità della Chiesa come una ricchezza”: sono gli auguri del padre Federico Lombardi al Papa emerito che compirà i 90 il 16 aprile, formulati in un’intervista a Radio Vaticana. Li faccio miei e mando un bacio a Benedetto, nel ricordo di ogni buon incontro che ho avuto con lui sia quando era cardinale sia da Papa. – Nei commenti un mio spunto sulla sua attuale scelta monastica e il rimando alle interviste del padre Lombardi, che citavo sopra, e di don Georg, di cui dirò.

“Non misuri la pressione sempre alla stessa ora, ma la prenda a ore diverse, con decisioni improvvise: appena alzato, di notte, mentre lavora. Misurandola a ora fissa, il corpo l’aggiusta per fare bella figura. Faccia controlli senza preavviso, come la Finanza”. Così parla un medico sul Frecciarossa e io dico: ma vedi se anche il corpo doveva ingegnarsi a imbrogliare.

Serena, 27 anni, in lotta con un linfoma da quando ne aveva 13, sperimenta una sedazione di un mese in una fase estrema della malattia e si risveglia cieca, muta, intubata, ventilata. Ho trascritto dalla registrazione video il racconto strabiliante della riabilitazione, fatto da lei stessa il 15 dicembre scorso, durante l’incontro di Papa Francesco con la comunità del Bambino Gesù. Un abbraccio a Serena che, uscita dalla prova, decide di fare il medico e di vivere in tale professione una vita “piena completa bella”, con la quale andare in aiuto al prossimo com’era stata aiutata lei.

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Ieri pomeriggio Francesco è andato a trovare i ciechi del Centro Regionale S. Alessio – Margherita di Savoia, in Roma. Una bambina ha indugiato con le dita sulla testa del Papa per conoscerlo un poco e per volergli bene, ora che aveva la fortuna di poterlo toccare. E Francesco ha indugiato con lei preso dallo stesso desiderio di conoscenza e di affetto. Una volta aveva detto che il tatto è il più religioso dei cinque sensi. – Nei commenti qualche notizia sulla visita ai ciechi e su un discorso di stamane al Collegio spagnolo.