“Le ho tenuto la mano come avrebbe fatto una figlia”

“Marina Vanzetta, infermiera, operatrice del 118 di Verona, ha soccorso una anziana donna e le è stata accanto fino alla morte”: è la motivazione con la quale Marina – 55 anni, coordinatrice infermieristica del reparto di Otorinolaringoiatria all’ospedale Sacro Cuore di Negrar e infermiera delle ambulanze del 118 – è stata proclamata il il 2 giugno Cavaliere al merito della Repubblica. Quel giorno quell’onorificenza il presidente Mattarella la consegnò a 57 cittadini “che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del Coronavirus”. Nei commenti alcune parole di Marina che prendo da interviste e cronache.

4 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Marina Vanzetta. Il 27 marzo Albertina Natali, 86 anni, è gravissima nel suo letto a Casa Maria Gasparini, la residenza per anziani di Villa Bartolomeo, nel Veronese nella quale sono morti 37 anziani [questo è un dato aggiornato al 4 giugno]. Dalla Casa di riposo parte una chiamata al 118: «Siamo andate io, la mia collega Cristina autista dell’ambulanza e il medico. Avremmo dovuto portarla in ospedale ma non era nelle condizioni di essere spostata. Era arrivata alla fine, così ci siamo detti che non l’avremmo lasciata morire da sola. Io e la collega siamo rimaste con lei, il medico era fuori dalla stanza a parlare con l’ospedale. È morta un’ora dopo ma se anche avesse respirato per più tempo io sarei stata lì. Ho pensato a tutte le persone che ogni giorno muoiono sole e lontano dalle famiglie. Non volevo che capitasse anche a lei. Quella signora stava morendo e io ero lì, davanti ai suoi occhi chiusi. Ho avvisato la centrale e sono rimasta con lei fino alla fine. Dall’altra parte del letto c’era la mia collega Cristina, autista dell’ambulanza. Anche lei è stata amorevole. L’ho accarezzata, le ho tenuto la mano, le ho sistemato una ciocca dei suoi capelli bianchi e sottili… Insomma: l’ho accompagnata fino alla morte. Ho fatto quello che avrebbe fatto una figlia».

    https://www.corriere.it/cronache/20_aprile_06/coronavirus-l-infermiera-l-anziana-l-ho-accompagnata-morte-come-fosse-mia-mamma-4d4cd5c6-7806-11ea-98b9-85d4a42f03ea.shtml

    2 Agosto, 2020 - 22:36
  2. Luigi Accattoli

    Ancora Marina Vanzetta. “Abbiamo deciso di rimanere accanto alla paziente finchè non fosse venuta a mancare. Io mi chiamo come la figlia e questo è stato di conforto quando ho sentito la figlia, perchè così lei ha la consapevolezza che la sua mamma, che non vedeva da tre mesi, magari ha avuto la sensazione che vicino a lei ci fosse la figlia; anche perchè poi io le ho raccontato che l’avevo accarezzata, le avevo messo a posto le ciocche dei capelli, anche se tutto questo era mediato dalla tuta e dai guanti”.

    Marina Lovato è il nome della figlia di Albertina Natali: “Mi sento un familiare fortunato perchè la mia mamma ha avuto qualcuno vicino”.

    https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2020/06/ven-Marina-Vanzetta-infermiera-ospedale-Negrar-cavaliere-merito-coronavirus-473e8f53-b68f-472a-95e0-1c0434343935.html

    2 Agosto, 2020 - 22:37
  3. Luigi Accattoli
    2 Agosto, 2020 - 22:50

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