Anno: <span>2016</span>

“Che bello sarebbe che come un ricordo, diciamo, un ‘monumento’ di quest’Anno della Misericordia, ci fosse in ogni diocesi un’opera strutturale di misericordia: un ospedale, una casa per anziani, per bambini abbandonati, una scuola dove non ci fosse, una casa per recuperare i tossicodipendenti”: così Francesco il 2 aprile. Prendo spunto da quelle parole per un’inchiesta tra i visitatori in vista di un articolo per “Il Regno”: segnalatemi che cosa si è fatto o si farà nelle vostre città. Nel primo commento il rimando a un’altra inchiesta che lanciai all’inizio del Giubileo e all’articolo che ne venne.

Ieri sera in casa avevamo la serata biblica – che chiamiamo “Pizza e Vangelo”: stiamo leggendo il libro degli “Atti degli apostoli” – e con riferimento alla “Misericordia et misera” è tornata la questione del perché l’aborto sia colpito da scomunica e l’omicidio no. Anche di tale questione tratto in un articolo sull’aborto nella storia cristiana pubblicato oggi dal Corriere della Sera. Nel primo commento metto la conclusione dell’articolo e il link al testo integrale.

“Con il suo passo sciancato Bergoglio ha chiuso la Porta Santa”: è l’attacco veristico di un mio commento alla chiusura del Giubileo pubblicato oggi dal “Corriere della Sera”. Ieri il “Corriere Roma” aveva pubblicato un mio fondo sugli aspetti romani del Giubileo. Oggi il Corriere.it ha un mio servizio sulla pubblicazione della lettera “Misericordia et misera”. Nel primo commento i links ai tre testi. Domani il Corriere cartaceo avrà un mio articolo di tipo storico sulla Chiesa e l’aborto. Si lavora, brava gente.

“La preghiera aiuta tanto. Poi, dormo bene: dormo come un legno”. Sono le due risposte del Papa alla domanda su come faccia a condurre tanto lavoro senza apparire stressato. La confidenza è nell’intervista a TV200 che sarà trasmessa stasera alle 21.00. Nei commenti il passo sulla risorsa del sonno e il link alla trascrizione dell’intervista.

Oggi al termine della celebrazione del Concistoro, Francesco e i nuovi cardinali “salgono su due pullmini e si recano al Monastero Mater Ecclesiae per incontrare il Papa emerito”: così un avviso ai giornalisti accreditati che arriva ora sul mio desktop.

Intervistato da “Avvenire” il Papa respinge le critiche “fatte con spirito cattivo” e deplora chi vuole vedere tutto “o bianco o nero”. Nei commenti i passaggi che ho trovato più saporosi.

Visitatori belli, preparo un’intervista al padre Arturo Sosa, il nuovo generale della Compagnia di Gesù: suggerite le domande da fargli. Per un’idea della mia accoglienza della sua elezione, vai ai post del 14, del 19 e del 20 ottobre.

Ora all’udienza in piazza, hanno portato al Papa una vecchietta su un lettuccio, tutta occhi tra le rughe e sotto a uno scuffiotto di lana. Abbraccio lungo e quando si è staccata lei si è fatto il segno della croce come se l’abbraccio fosse stato sacramentale. Il quadretto mi ha riportato una riga della conversazione di Francesco con padre Spadaro che apre il volume “Nei tuoi occhi è la mia parola” (vedi post del 10 e del 12 novembre), dove si dice delle vecchiette e specialmente di “quelle che sono furbe”.

“Quando ho sentito la scossa più forte ho pensato che era la fine del mondo. E ho pensato che ero preparata. Preparata da tutte le volte che avevo detto il ‘Padre nostro’ dove ci sono le parole ‘venga il tuo regno’. E ho pure pensato che non c’è niente che mi trattiene. Sono preparata”: mi parla così una persona della mia età che abita nella zona delle scosse maggiori.