Mese: <span>Novembre 2017</span>

– Perché le mamme non possono restare?
– Perché nella scuola possono stare solo le maestre. Hai visto quanto sono carine?
– Sono carine, ma le mamme sono più carine.
[Bambina di tre anni per mano alla mamma che l’accompagna alla scuola materna percorrendo via dei Quattro Cantoni, zona Esquilino: la mia]

“La vendetta non è la via di Gesù” ha detto oggi Francesco ai cattolici spesso perseguitati del Myanmar. Li ha invitati a dialogare con la maggioranza buddista del paese, ha fatto appello ai buddisti perchè accettino di realizzare una nazione “inclusiva”, ha incoraggiato i vescovi ad avere insieme l’odore delle pecore e di Dio. Nei commenti i passi più vivi dei tre discorsi.

“Il futuro del Myanmar dev’essere la pace, una pace fondata sul rispetto della dignità e dei diritti di ogni membro della società, sul rispetto di ogni gruppo etnico e della sua identità, sul rispetto dello stato di diritto e di un ordine democratico che consenta a ciascun individuo e ad ogni gruppo – nessuno escluso – di offrire il suo legittimo contributo al bene comune”: parole dette oggi dal Papa al Myanmar International Convention Center di Nay Pyi Taw, dove ha incontrato le autorità, la società civile e il corpo diplomatico. Nei commenti altri due passaggi del discorso.

Il cardinale Müller “non vede una Chiesa più divisa di quanto fosse negli anni di Benedetto XVI” ma la vede “più debole”. Invita Francesco a non credere a chi lo ha dipinto come un suo “nemico” e giura che non sarà mai “il capo di un movimento contro il Papa”. Ma sostiene che chi critica Francesco va ascoltato per evitare che prenda piede “una dinamica scismatica”. Sono affermazioni contenuto in un colloquio con il giornalista Massimo Franco pubblicato ieri dal “Corriere della Sera”. Nei commenti tre brani delle parole del cardinale, che credo di condividere. Anch’io penso che il dialogo sia necessario.

Domani mattina sono a TV2000 per il Papa in Myanmar: nei primi commenti un’idea del viaggio che durerà una settimana e porterà Francesco anche nel Bangladesh, dov’ero stato nel 1986 con Wojtyla.

Di nuovo in treno. Lunedì e martedì ho traversato Lazio Umbria Marche per una conferenza ad Ancona. Oggi sono salito al Nord per un’altra a Riva del Garda. Mia festa ai boschi d’autunno come ai dolci con l’alkermes. A motivo della stagione e dei suoi rossi nel primo commento mi bisticcio con Leopardi.

Sta scritto: “Colui che le nostre mani hanno toccato” (Prima lettera dell’apostolo Giovanni) ed è un fatto che sempre i cristiani sono sedotti dal toccare Dio. Anche i Papi, non solo i pellegrini che baciano reliquie e porte sante. “Tutti abbiamo bisogno di vederlo e toccarlo per poterlo riconoscere”, ha detto Francesco il pastore l’8 novembre, ma non era stato da meno Benedetto il teologo: “Mediante la fede possiamo toccare Dio” (26 maggio 2006).

Ero una volta un renziano impunito, quando Renzi vinceva. Ora che perde mi considero un renziano ferito. Avrei qualche suggerimento ma lui non ascolta nessuno e figuriamoci se ascolterebbe me. Il primo suggerimento sarebbe di mettere come candidato premier Gentiloni e il secondo di seguire i consigli di Fassino l’esploratore. Tutti.

Visitatori belli nella giornata di oggi, 20 novembre, non potevo moderare i commenti per essere io prima in viaggio e poi impegnato in un convegno, ad Ancona, del quale do il titolo e una battuta nei primi commenti. Ma da domani torna la nota disciplina. Non stateve a fa’ idee: era solo una vacanza.