Anno: <span>2017</span>


Sono andato al mercato di “Campagna amica” di via di San Teodoro a comprare ravanelli e girando dietro al box delle olive ho visto da una parte l’Arco di Giano e dall’altra il campanile di San Giorgio al Velabro. Di essi continuo a menare meraviglie nel primo commento.

Chiedo aiuto ai visitatori per un’intervista sul nome che Bergoglio si diede accettando l’elezione. Un’intervista nella quale sono l’intervistato: apparirà in un libro della San Paolo dove Gerolamo Fazzini e Stefano Femminis interrogano una decina di giornalisti, biografi, collaboratori di Francesco. Mi hanno richiesto per il nome che si è scelto il Papa a motivo di quanto ho scritto in materia in diverse occasioni: nei commenti ripropongo qualcuno degli spunti già svolti, dando così il tracciato per il quale chiedo arricchimenti. Grazie.

“Sarà una discesa lunga ma le gambe e lo spirito sono forti”: parole di persona a me cara, amante della montagna, che ha avuto un serio incidente durante un’escursione. Con esse comunicava agli amici l’esito del secondo intervento chirurgico. Le riporto nel primo commento e gli mando un bacio.

Considero molto buono il settimo degli incontri su Francesco che Rusconi e io abbiamo tenuto l’altro ieri in una parrocchia romana avendo a tema “Amoris laetitia”: e già è in programma l’ottavo incontro per il gennaio 2018. Nei primi commenti metto la traccia del mio prologo. Qui si può leggere il dossier di argomenti che avevo preparato in previsione delle domande. Ed ecco
la registrazione audio dell’intera serata, che era presso la parrocchia del Cuore Immacolato di Maria a piazza Euclide. Nella presentazione parlano il parroco padre Pasquale Cenciarelli e la moderatrice Adriana Elena. Erano presenti forse novanta persone.

Presentazione:

Rusconi – Accattoli:

Domande parte 1:

Domande parte 2:

Condivido l’appello di Franco Monaco, deputato pd, a Renzi e Grasso pubblicato su “Huffington Post” il 9 dicembre, che chiede ai due di tentare un’alleanza elettorale: come si uniscono le destre, così facciano le sinistre. Nel primo commento qualche riga della lettera di Monaco, che saluto nel buon ricordo degli incontri a Legnano: io lassù per conferenze e lui che lì vive e sverna.

Aggiornamento al 16 dicembre. Ho aderito alla richiesta Monaco. Chi volesse farlo vada a questo sito: https://www.change.org/p/a-renzi-e-grasso-il-miracolo-dell-unit%C3%A0-%C3%A8-ancora-possibile

Domani, mercoledì 13 dicembre, ripartono i miei dibattiti sul Papa con Rusconi, che avevano avuto sei appuntamenti mensili tra gennaio e giugno: contiamo di prolungare l’esperienza nei prossimi mesi, fino all’estate. La prima convocazione è per domani sera presso la parrocchia del ‘Sacro Cuore Immacolato di Maria’ a piazza Euclide, su “Amoris laetitia”. Nei commenti la logistica dell’incontro.

“Fin dal primo incontro, 51 anni fa, mi colpì questo lombardo dalla figura sobria e dalla vita comunicativa che aveva avuto la capacità di farsi siciliano, come poi seppe farsi campano e come infine ha saputo mettersi in internet e – ringiovanito – ha preso a farsi tutto a tutti con il sito che aveva avviato nel 1997 (www.vescovoriboldi.it) e che ultimamente aveva trasformato in newsletter”: è un capoverso del mio ricordo del vescovo Antonio Riboldi, morto stamane a 94 anni, pubblicato ora ora del corriene.it.

“Trovando il bene dentro di te lo vedi da tutte le parti”: parole di Carmelo Musumeci, mafioso ed ergastolano, che lunedì 20 novembre ho ascoltato a TV2000 e che offro come un dono incoraggiante ai miei visitatori. Nei commenti il contesto di quelle parole e qualche notizia per intenderle.

Per inquadrare quanto detto dal Papa su Gerusalemme – vedi post di ieri – può essere utile un piano cartesiano che dia sull’asse delle ascisse le affermazioni sulla Città Santa dei predecessori di Francesco e su quello delle ordinate il pronunciamento convergente di tutte le Chiese cristiane di Terra Santa. Nei commenti gli elementi di queste coordinate.

“Profonda preoccupazione” del Papa per la decisione statunitense di spostare l’ambasciata a Gerusalemme riconoscendola come capitale di Israele. Al termine dell’udienza generale, in perfetta continuità, anche di linguaggio, con i predecessoti Giovanni Paolo e Benedetto, Francesco ha formulato un “accorato appello” perchè si rispetti lo “status quo della città”, in conformità con le Risoluzioni delle Nazioni Unite; e si eviti di aggiungere nuova tensione in uno scenario mondiale “già convulso e segnato da tanti e crudeli conflitti”. Nel primo commento il testo del Papa.