Il blog di Luigi Accattoli Posts

La giornata dell’infido ospite che è con noi – di cui ho parlato ieri qui nel blog – è stata forse buona, ovvero senza novità. Isa ha avuto un piccolo ritorno di febbre, a me è spuntata un po’ di tosse secca. Impariamo a usare l’oximeter, o saturimetro da dito, che misura le pulsazioni e la presenza dell’ossigeno nel sangue. Ci siamo procurati questo strumento digitale e abbiamo anche il thermoscanner per misurare la febbre con il bip in fronte. I nostri amici medici dicono che dobbiamo fare molta attenzione ai sintomi che insorgono verso il sesto o settimo giorno dalla prima manifestazione della positività. Quasi ci siamo. Per ora non ho altro da raccontare. – Ringrazio i tanti visitatori che hanno mandato auguri, abbracci, benedizioni. Altrettanti – rispetto a quelli che hanno scritto a commento del post di ieri – mi hanno mandato mail private. Alcuni segnalando che anche nella loro casa era stato individuato l’intruso. Ora sembra più presente tra noi e il fatto risulta non solo dalle statistiche quotidiane ma anche dalle narrazioni delle reti amicali. A Domani.

L’omelia di stamane, il saluto al passaggio della Croce dei giovani dai panamensi ai portoghesi, l’angelus meritano d’essere interpretati come viva risposta del Papa alle critiche che vengono rivolte alla sua predicazione. Non dico che Francesco mirasse a questo con le sue parole, dico che così possono essere lette e così le leggo nei commenti, a partire dall’appello rivolto ai giovani perchè gridino al mondo il loro inno a Cristo che è vivo e che regna: oggi è la festa di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo.

Visitatori belli stateve accuorte: da ieri so di essere positivo, accertato con tampone molecolare. E così mia moglie Isa. Lei già da lunedì era risultata positiva al tampone rapido. Io martedì, al rapido, ero ancora negativo. Parrebbe dunque che l’abbiamo preso in tempo e ciò fa sperare. Il contagio dovrebbe essere arrivato dalle classi dove Isa è maestra, classi che ora sono in quarantena per esservi risultato un bimbo positivo nello scorso fine settimana. Al momento stiamo bene, lei meglio di me ma io non sono geloso. E del resto ho solo febbre e spossatezza. Ci curiamo da soli, guidati da medici amici, uno dei quali ha da poco superato la positività: il medico migliore è quello che ha avuto il tuo stesso malanno. I figli che ci portano la spesa e le medicine, posando le buste sullo zerbino del lazzaretto. Se continuerò a stare bene, continuerò a gestire il blog e fornirò un diario del mio incontro ravvicinato con il Covid che fino a ieri avevo tampinato da remoto con le storie di pandemia. Ma noi giornalisti di vecchia scuola appena possibile andiamo sul posto e vogliamo toccare con mano. Baci

“Dottore, ho fatto tutto quello che volevo nella mia vita, ho 90 anni, lasciami andare”: così il vecchietto parla al medico nell’ospedale di Alta Valle Intelvi. Ma non lo lasciano andare, raddoppiano gli sforzi e il novantenne guarisce. La storia è narrata da Giuseppe Vallo, responsabile Riabilitazione Respiratoria della clinica Lanzo Hospital, in un post sulla sua pagina Facebook. Nel primo commento il post del dottore che ha la data del 15 novembre 2020.

Giacomo Pigni, 24 anni, di Legnano, attivo nell’Azione Cattolica, laureato in giurisprudenza alla Statale di Milano il gennaio scorso, è uno dei più giovani tra i Cavalieri al merito della Repubblica Italiana nominati il 2 giugno 2020 da Sergio Mattarella: ha reclutato volontari giovani disposti a prendere il posto degli anziani che durante la clausura non potevano uscire di casa. Nei commenti alcuni passaggi di un’intervista pubblicata il 4 giugno 2020 da “Famiglia Cristiana” e di un’altra pubblicata il 21 ottobre 2020 da “Buone Notizie”, supplemento settimanale del “Corriere della Sera”.


“Ho ritrovato la donna scomoda, affascinante per alcuni e repulsiva per altri che tutti ricordiamo, ma anche il profondo fulcro spirituale che avevo indovinato nelle mie letture giovanili e che ora ho potuto approfondire e spero mettere in luce, confortata da molte testimonianze. L’amicizia con padre Calati era conosciuta, meno o per niente quelle con i teologi Giannino Piana e Piero Coda”: così Mariangela Maraviglia, cultrice di memorie vive del mondo cattolico del Novecento, mi segnala che oggi sono dieci anni esatti dalla morte di Adriana, gattara ed eremita. Nei commenti ricordo la mia relazione d’amicizia con lei e segnalo il lavoro di approfondimento svolto da Mariangela.


Nei commenti presento l’impresa in lungo e in largo.

Stamane, nell’omelia della celebrazione per la Giornata dei Poveri, Francesco – maestro di parabole – è entrato creativamente nella “Parabola
dei talenti” (Matteo 21, 14-30) indicando i poveri nei banchieri ai quali il servo “malvagio e pigro” avrebbe dovuto affidare il talento ricevuto dal padrone. Con analoga vivacità di lingua, all’Angelus il Papa ha poi affermato che “Gesù ci dice questo: il povero sono io”. Nel primo commento riporto il brano dell’omelia e nel secondo quello dell’Angelus. All’Angelus Francesco si è anche difeso dall’accusa di parlare troppo dei poveri, invece che della “vita eterna”.

Costante Acernozzi, fra Serafino dei Fatebenefratelli [l’Ordine al quale appartiene da 57 anni], di battaglie – anche mediche e chirurgiche ne ha combattute molte, avendo fatto 32 anni di missione in Togo e in Terra Santa, ma in questa testimonianza pubblicata il 10 luglio 2020 dal sito dell’Ordine afferma che non aveva mai attraversato una prova “tanto sconvolgente” com’è stata quella della terapia intensiva avendo contratto la polmonite da Covid – 19. Nei commenti alcuni passaggi del suo racconto.

Amici belli, il gruppo di lettori della Bibbia che si riunisce a casa mia con il nome di “Pizza e Vangelo” si rivedrà per la decima volta da remoto, via Zoom, lunedì 16 novembre per leggere dal terzo capitolo di Marco il singolare episodio dei parenti di Gesù che vanno a cercarlo per riportarlo a casa, preoccupati del suo scontro con l’ufficialità religiosa e politica della Galilea e della Giudea. In appendice alla lectio Feliciana Menghini, partecipante storica alle serate di “Pizza e Vangelo” e docente di storia dell’arte, svolgerà una comunicazione sulla iconografia degli apostoli, che era stata sollecitata nel precedente appuntamento. Nei commenti trovate la scheda di introduzione al brano e l’invito a collegarsi che rivolgo a chi viene a conoscere “Pizza e Vangelo” da questo blog.

Aggiornamento al 21 novembre. Ecco il link allo schema con foto della comunicazione di Feliciana: Iconografia degli apostoli.
Agli “attributi” o simboli degli apostoli avevo dedicato un post il 6 novembre.